Gazzetta - Il Milan, Donnarumma e la questione delle clausole rescissorie: qualcuno non ha rispettato l'accordo trovato a luglio

Nelle ultime ore, in casa rossonera, si è riaperto il caso Donnarumma che sembrava essersi chiuso a luglio con la firma del rinnovo di contratto fino al 2021 e invece è tornato di moda in questi giorni. Con un mistero in più: come mai non sono state depositate le clausole rescissorie su cui pareva essere stato trovato un accordo tra le parti in estate?

TELENOVELA ESTIVA - L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ripercorre questa mattina tutto quello che era successo qualche mese fa prima che Donnarumma firmasse il prolungamento con il Milan: dopo il grande gelo che si era creato tra le parti, per arrivare al lieto fine è servito l’intervento della famiglia di Gigio, felice dell’idea di vedere giocare nella stessa squadra Gianluigi e Antonio. I genitori del giovane portiere rossonero hanno così iniziato a spingere per il rinnovo, andando in contrasto anche con la volontà di Raiola di costruire il futuro di Gigio in un nuovo club.

PASSO INDIETRO - Alla fine la firma di Donnarumma è arrivata, ma nelle settimane successive sono iniziati a sorgere degli equivoci sulle cifre per la rescissione da allegare al contratto, nonostante le parti avessero trovato a luglio un accordo sulla parola. Secondo la Rosea, un fatto però è certo e cioè che i Donnarumma, strada facendo, hanno fatto marcia indietro e hanno rivisto le proprie convinzioni. Mino Raiola è così tornato al centro della scena e ora punta al bersaglio grosso per spuntare condizioni più favorevoli.