Gazzetta - L’asse con i cinesi deve far dimenticare il duopolio Galliani-Barbara

Gazzetta - L’asse con i cinesi deve far dimenticare il duopolio Galliani-BarbaraMilanNews.it
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
sabato 25 giugno 2016, 15:00Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte di Carlo Laudisa per Gazzamercato.it

Il duopolio è ormai di casa al Milan. Negli ultimi due anni e passa non è stata semplice la convivenza tra i due amministratori delegati: Adriano Galliani per l’area sportiva e Barbara Berlusconi per tutto il resto. La divisione dei poteri è sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto s’è consumata una guerra interna adesso che ha portato spesso a contrapposizioni dannose. Con il trascorrere dei mesi la sfida è passata sottotraccia, anche perché è salito in cattedra lo stesso Silvio Berlusconi, decidendo lui in prima persona. In effetti i risultati non sono migliorati granché.

Nel Milan che parla cinese, però, è nata una nuova convivenza: quella tra il sempre presente Galliani e il rappresentante in Italia del fondo di Pechino, Nicholas Gancikoff . Il braccio destro di Sal Galatioto (di stanza a New York) è sempre presente nelle ultime mosse rossonere. Dalla scelta dell’allenatore (ancora da fare) a tutte le operazioni di mercato sin qui viste: il rinnovo di Zapata, come l’acquisto di Lapadula. E ora vediamo se ci sarà l’assenso anche per Pavoletti.

Aspettiamo il 7 luglio per capire se le parti sottoscriveranno il compromesso che porterà a fine estate all’effettiva vendita del Milan agli acquirenti cinesi. I lavori procedono spediti e tutto lascia credere che la meta sia ormai alla portata. Ecco perché la collaborazione tra le due anime diventa strategica in questo mercato estivo. I manager di Fininvest e i rappresentanti del fondo cinese stanno elaborando un vademecum che regolamenterà tutte le possibili evoluzioni tecniche in casa Milan.

La scorsa estate il manager rossonero cominciò la sua campagna acquisti a braccetto con Nelio Lucas, rappresentante del fondo Doyen (advisor tecnico di Mister B). Quell’asse si ruppe subito dopo i flop su Jackson Martinez e Kondogbia, anche perché Lucas si assunse troppe responsabilità in prima persona. Ora la situazione è differente. Gancikoff non è un uomo-mercato: è il punto di riferimento dell’anima asiatica del nuovo Milan. Il suo ruolo e’ politico, non tecnico. Come verranno spesi i 100 milioni di budget all’orizzonte per rafforzare la squadra? L’auspicio è che tutti (insieme) si diano una mano per voltar pagina. Il Milan ne ha bisogno.