Gazzetta - Milan, il nuovo stadio sarà ispirato a Stamford Bridge: porterà 74 milioni di ricavi annui. E sul nome…

Quella di martedì è stata una giornata storica per il Milan, come l’ha definita anche Barbara Berlusconi: con il sì di Fondazione Fiera, il club rossonero ha infatti fatto il primo passo verso la costruzione del nuovo stadio, che sorgerà al Portello, a due passi da Casa Milan. In via Aldo Rossi, tutti sanno che ormai per poter competere con le grandi d’Europa è fondamentale avere un impianto di proprietà che permetta di avere ricavi importanti che serviranno poi anche per il mercato.

AUMENTO RICAVI - Secondo quanto riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport, quando e se sarà costruito lo stadio urbano (dopo l’ok di Fondazione Fiera ora serve il via libera del Comune di Milano), i ricavi da stadio aumenteranno del 400% rispetto ad ora: con San Siro, infatti, il Milan incassa circa 18 milioni di euro a stagione, mentre con l’impianto di proprietà si prevede che i ricavi arriveranno a circa 74 milioni (51 dalle partite, 15 dai diritti sul nome dello stadio e 8 delle attività in settimana).

EMIRATES STADIUM MILAN - Se da un punto di vista urbanistico il nuovo impianto milanista si ispira all’Emirates di Londra, al St.Jacob Park di Basilea e al San Mames di Bilbao, il modello gestionale per la sostenibilità economica è lo Stamford Bridge del Chelsea, con il quale ci sono molto punti in comune: stadio urbano, capienza ridotta e altre strutture della società, come museo e spazi commerciali, vicine. Ma come si chiamerà lo stadio rossonero? Il nome sarà quello di uno sponsor, con Emirates che ha un diritto di prelazione (potrebbe chiamarsi “Emirates Stadium Milan”). Se gli arabi dovessero declinare, il club di via Aldo Rossi ha già pronte una decina di alternative. Possibile infine che anche altri settori dello stadio verranno sponsorizzati.