Gazzetta - Milan, non solo Destro: se parte Pazzini pronto l’assalto a Okaka

Quella di ieri è stata la giornata di Mattia Destro, che ha accettato l’offerta rossonera e nel pomeriggio è sbarcato a Milano per iniziare la sua nuova avventura milanista. Dopo la partenza di Torres e la volontà di Inzaghi di passare al 4-4-2, il Milan aveva bisogno di una nuova prima punta perché il solo Pazzini non poteva bastare, nonostante la squadra di Inzaghi da qui alla fine della stagione avrà solo il campionato. Il trasferimento di Destro dalla Roma al Milan potrebbe poi aprire un “valzer” di attaccanti, che potrebbe riguardare da vicino anche il club di via Aldo Rossi.

GIRO DI ATTACCANTI - Come riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport, infatti, i rossoneri non hanno abbandonato la pista che porta a Stefano Okaka, che insieme a Destro e Osvaldo era nella lista della spesa milanista. Tutto dipenderà da cosa deciderà di fare Giampaolo Pazzini, il cui futuro sembra essere incerto, nonostante anche ieri Adriano Galliani abbia detto che resterà a Milanello. L’ex Samp è in scadenza di contratto e continua a piacere molto alla Juventus che, in caso di partenza anticipata di Giovinco per Toronto, dovrebbe trovare un nuovo attaccante. Dopo il no del Sassuolo per Zaza, i bianconeri rischiano di dover rinunciare anche ad Osvaldo, su cui c’è il veto dell’Inter, e così ecco che torna di moda il nome di Pazzini, il quale ha un ottimo feeling con Allegri.

NIENTE RINNOVO - Se nei prossimi giorni tutti questi tasselli verranno sistemati al posto giusto, allora il Milan proverà a convincere la Sampdoria a cedere Okaka, che ha già deciso di non rinnovare il proprio contratto in scadenza nel 2016: con l’arrivo di Eto’o e Muriel, gli spazi in attacco sono diminuiti e per questo nelle prossime ore non è esclusa la partenza dell’ex Roma e Parma, a meno che Bergessio non decida per primo di lasciare il club blucerchiato (piace alla Lazio). Insomma, ci sono tante situazioni che si devono verificare, ma il mercato in entrata del Milan potrebbe non essere chiuso come dice Galliani.