Gazzetta - Milan, rebus attacco: Cutrone e Silva segnano, ma in A Montella preferisce l’esperienza di Kalinic

Gazzetta - Milan, rebus attacco: Cutrone e Silva segnano, ma in A Montella preferisce l’esperienza di Kalinic MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 25 novembre 2017, 07:37Primo Piano
di Salvatore Trovato

Altro giro, stesso rebus: chi giocherà, la davanti, contro il Torino? Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’attacco del Milan è destinato a far discutere. La questione verte in massima parte sul centravanti. La sfida di Europa League contro l’Austria Vienna ha dato indicazioni precise, ma domani è molto probabile che la coppia-gol André Silva-Cutrone (una doppietta a testa) ceda nuovamente il posto al titolare di campionato, ovvero Kalinic.

ANDRE SILVA - Certo, evidenzia la rosea, è complicato non farsi condizionare dai numeri: André Silva, infatti, ha messo a referto 8 gol (uno ogni 123 minuti), Cutrone 7 (uno ogni 118), Kalinic appena 3 (uno ogni 298). È vero, sia il portoghese che il giovane italiano hanno segnato principalmente in Europa contro avversari non certo irresistibili, ma la sostanza non cambia. André Silva ha qualità evidenti, è molto abile a cercare la profondità e si muove sapientemente per dettare i passaggi. Ha solo 22 anni e avrebbe bisogno di giocare con continuità per accrescere l’esperienza. I difetti, comunque, non mancano. Spiccano, ad esempio, la scarsa propensione alla difesa del pallone e, soprattutto, la poca cattiveria nei pressi della porta.

CUTRONE E KALINIC - In questa stagione, Cutrone ha messo in bella mostra le sue qualità, mostrando una fame incredibile. Ha senso della posizione, fiuto del gol e generosità. Tuttavia, sottolinea la Gazzetta, con un ragazzo così giovane il rischio ustione è altissimo. Occorre, in soldoni, continuare a dosarlo con saggezza. Dei tre, Kalinic è il più esperto, il più abituato alle difese italiane. Non è mai stato un super bomber, ma è tatticamente molto intelligente e utile. Ultimamente, però, ha mostrato poca cattiveria, non soltanto sotto-porta. È un giocatore da ritrovare. E contro il Torino, con ogni probabilità, toccherà nuovamente a lui.