Gazzetta - Vangioni: “Il Milan è un grande sogno diventato realtà. Maldini è il mio modello, ma assomiglio di più a Cafu. Sul mio ruolo…”

Gazzetta - Vangioni: “Il Milan è un grande sogno diventato realtà. Maldini è il mio modello, ma assomiglio di più a Cafu. Sul mio ruolo…”MilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello
venerdì 27 maggio 2016, 09:59Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Il primo acquisto del Milan 2016-2017 è Leonel Vangioni, che in occasione della finale di Coppa Italia a Roma ha avuto un primo impatto con l’ambiente rossonero. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’esterno argentino si è presentato così: “Mi chiamo Leonel con la e, non come Messi. Ho 29 anni e mi sentivo pronto per un’esperienza nel calcio europeo. Gioco sulla fascia e ho già detto che Maldini era la mia ispirazione ma calma, il paragone è assolutamente azzardato: lui è un riferimento. Qui a Milano ho visto la sua immagine al museo che basta per capire la straordinaria carriera che ha fatto. Lui è il massimo riferimento del club. Negli anni ho visto anche molti video delle sue partite e dei suoi successi. Ripeto, è solo un modello e non un giocatore a cui oso paragonarmi. Per certe caratteristiche posso essere più simile a Cafu ma anche lui è stato davvero grande”.

DA SOGNO A REALTA’ - Il nuovo giocatore milanista ha poi raccontato di aver accettato subito il Milan dopo aver saluto dell’interesse dei rossoneri nei suoi confronti: “Appena hanno chiamato mio padre ho subito accettato, il Milan è un grande sogno diventato realtà. In Argentina essere qui e giocare in questa squadra vuol dire molto. La prima immagine che mi viene in mente del Milan? Il nome del club e il suo significato. Basta questo per spiegare cosa vuol dire il Milan qui a Milano, in tutta Italia e fino in Argentina. Mi sto godendo questi primi giorni in città ma non importava venissi fin qui per capire l’importanza che ha questa società: ripeto, basta dire Milan, basta il nome”.

TERZINO DI SPINTA - Vangioni ha spiegato anche qual è il suo ruolo ideale in campo: “Sono un difensore portato a spingere molto in avanti, prima ero un volante, un centrocampista. Poi ho arretrato la mia posizione ma resto portato per la fase offensiva. Qui imparerò a difendere ancora meglio ma continuerò a pensare all’attacco e a fare assist a Bacca o a chi sarà in area, la parte che mi piace di più. Cosa posso promettere? Vorrei fare più assist, i gol non sono il mio forte, ma servire i compagni penso di sì. Vorrei farne di più di quanti ne ho fatti in questi anni in Argentina. Oltre al massimo del sacrificio e dell’impegno per la maglia e per i compagni. Conosco già tutti per fama visto che il campionato italiano da noi è ancora seguitissimo, ma non ancora personalmente. Prometto il massimo sacrificio e impegno per questo gruppo. Mi piacerebbe si continuasse a parlare di me in Argentina come di un vincente, anche per far venir voglia ad altri di seguirmi”.