I numeri non mentono. Da croce a delizia, ora il Milan ha una difesa

I numeri non mentono. Da croce a delizia, ora il Milan ha una difesaMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
domenica 21 dicembre 2014, 08:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

Partiamo dai numeri: due gol subiti nelle ultime cinque partite, uno solo su azione (Obi nel derby). La tanto bistrattata difesa del Milan, da croce è diventata delizia di questo Milan. Chi avrebbe detto che fra Napoli e Roma, i rossoneri sarebbero riusciti a tenere immacolata la propria porta, si chiede stamane La Gazzetta dello Sport? Sicuramente in pochi, vista anche l’emergenza. Eppure, Mexes e compagni hanno saputo tirare fuori il meglio proprio nel momento più difficile, quando le assenze (parecchie) sembravano dover pesare in negativo.

FORTI NELL’EMERGENZA - Il Milan di Pippo Inzaghi - scrive la rosea - è proprio questo, capace di tutto, nel bene e nel male. È la stessa squadra che prende due gol a San Siro dal Palermo e tira giù la saracinesca contro i super attacchi del campionato. Merito del gruppo, di una fase difensiva finalmente all’altezza della situazione. Quella di ieri è stata un po’ una piccola impresa, considerato che il Milan ha giocato anche venticinque minuti in inferiorità numerica, tenendo comunque botta al cospetto di una Roma pungente ma raramente pericolosa, grazie, come detto, all'organizzazione tattica e al lavoro "di squadra" dei rossoneri.

ORGANIZZAZIONE - All’Olimpico - osserva la Gazza - il Milan ha giocato con la bava alla bocca, con il giusto atteggiamento e una concentrazione mai calata nel corso dei novanta di gara. Nonostante una linea di difesa piuttosto improvvisata e figlia delle tante defezioni, con Bonera e Armero sulle fasce e Zapata e Mexes (ormai un leader) al centro. Poi, dopo l’espulsione, l’ingresso di Alex, con Bonera passato a sinistra e Zapata a destra. Il tutto, dunque, senza i titolarissimi (Abate, De Sciglio e Rami). Insomma, ora il Milan è... difendibile: Inzaghi può guardare al 2015 con maggiore ottimismo.