Il Faraone saluta il Milan: dalla salita al trono all'abdicazione, 4 anni di El Shaarawy tra gol e infortuni

Il Faraone saluta il Milan: dalla salita al trono all'abdicazione, 4 anni di El Shaarawy tra gol e infortuniMilanNews.it
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domenica 12 luglio 2015, 16:01Primo Piano
di Thomas Rolfi

Stephan El Shaarawy ha lasciato ufficialmente il Milan e Milanello nel primo pomeriggio di ieri. Esattamente 4 anni prima, invece, l'11 luglio 2011 varcava i cancelli del centro sportivo rossonero per la prima volta per vivere l'inizio di un sogno, per lui, ragazzo con padre egiziano, ma nato e cresciuto in Italia e con la passione per i colori rossoneri. Una storia d'amore costellata da alti (pochi) e bassi (purtroppo tanti). Una storia vissuta con grande intensità all'inizio, ma che poi si è via via spenta fino ad arrivare all'addio di ieri.

DALLA SALITA AL TRONO... - Stephan, all'età di 19 anni, è uno dei giovani talenti più fulgidi del calcio nostrano. La prima stagione è di ambientamento, utilizzata per conoscere il calcio dei grandi e per potenziarsi a livello muscolare. Il 21 settembre 2011 contro l'Udinese (sarà una delle sue vittime preferite) segna comunque, alla sua seconda apparizione, il primo gol con la maglia rossonera esultando sotto la Curva Sud mostrando il suo nome. La stagione terminerà con un totale di 28 presenze (pochissime da titolare) tra campionato e coppe, impreziosite da 4 gol e 3 assist. E' solo il preludio di ciò a cui assisteremo la stagione successiva. Stephan segna il primo gol il 23 settembre, sempre contro l'Udinese e da lì non si fermerà più per tutto il girone d'andata realizzando reti a ripetizione e terminando il girone d'andata con 16 reti. E' nata ufficialmente una stella. A gennaio approda poi al Milan Mario Balotelli, con cui ha un grande rapporto fuori dal campo. Il problema è la compatibilità in campo e soprattutto il fatto che Stephan non senta più di essere l'unica stella della squadra. Le prestazioni del numero 92 calano e crolla vertiginosamente anche la sua media realizzativa. Il gol nel derby è l'unica grande gioia personale di El Shaarawy nel girone di ritorno. La stagione termina con 46 presenze, 19 reti e 8 assist tra campionato e Coppe.

ALL'ABDICAZIONE - Nella stagione 2013-2014, l'attaccante classe 1992 sembra rinato. Sembra, appunto. In realtà è solo il canto del cigno. El Shaarawy segna subito alla prima apparizione nell'andata dei preliminari di Champions League il gol del momentaneo vantaggio del Milan contro il PSV Eindhoven. Il 3-0 del ritorno consegna ai rossoneri l'accesso alla massima competizione per club europea. Dopo due sole settimane, l'inizio del calvario: rottura di una fibra muscolare dell'adduttore. Durante il recupero dall'infortunio, Stephan riporta una microfrattura al metatarso del piede sinistro che lo terrà fuori fino a dicembre. Rientra in campo giusto per giocare due partite di campionato, ma l'11 dicembre contro l'Ajax viene colpito nuovamente sul piede precedentemente infortunato che gli causa un'infiammazione. Stephan riporta quindi in allenamento un infortunio alle vertebre che lo terrà fuori fino a maggio. El Shaarawy colleziona quindi 11 presenze totali con 1 solo gol all'attivo in tutte le competizioni. La stagione 2014-2015 è costellata da alti e bassi. Stephan trova una buona continuità - anche se non sempre da titolare - senza mai farsi male fino a fine gennaio. Gli esami strumentali dopo un pestone rimediato contro la Lazio non lasciano spazio a interpretazioni: frattura al quinto metatarso del piede destro e nuovo lungo stop. El Shaarawy rientra quindi le ultime 3 giornate, segnando nell'ultima della stagione a San Siro anche una doppietta. In totale 19 presenze, 3 gol e 3 assist. Il resto è cronaca di questi giorni. El Shaarawy firmerà lunedì con il Monaco per 18 milioni di euro complessivi, consapevole che sia la cosa giusta sia per lui che per il club rossonero. Resta comunque il rammarico per non esser riusciti a far esplodere definitivamente, un talento italiano e milanista.