Il Milan finalmente si gode Romagnoli: in coppia con Bonucci è diventato un muro

Il Milan finalmente si gode Romagnoli: in coppia con Bonucci è diventato un muroMilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 2 marzo 2018, 16:30Primo Piano
di Fabio Anelli

Quella che si è appena conclusa è stata una cinque giorni romana decisamente ricca di emozioni per Alessio Romagnoli che a distanza ravvicinata ha raggiunto quota cento presenze con la maglia del Milan, contro la Roma con cui ha esordito in Serie A, ed ha condannato la squadra per cui ha sempre fatto il tifo all’eliminazione dalla Coppa Italia, dopo la lotteria dei rigori. Il tiro dagli undici metri trasformato dopo oltre 120’ di gara ai danni della Lazio è il coronamento di una crescita costante, e ancora molto lontana dal concludersi, attraversata dal difensore rossonero nelle ultime settimane. La carriera milanista di Romagnoli, infatti, ha vissuto numerosi alti e bassi in questi primi tre anni. Dal pessimo esordio contro la Fiorentina, all’epoca di Mihajlovic, ai paragoni con Nesta: per quanto indubbie le qualità del classe ’95 spesso hanno faticato ad emergere.

OSTACOLI – È bene sottolineare come i primi passi al Milan di Romagnoli siano stati tutt’alto che privi di insidie e difficoltà. Arrivato in rossonero in un momento particolarmente difficile, appesantito dal fardello dei 25 milioni investiti da Galliani e Berlusconi per portarlo a Milanello, ha alternato prestazioni di livello ad evidenti ingenuità che spesso sono costate parecchio alla squadra. Nel giudicare le sue prestazioni, tuttavia, spesso ci si è dimenticati della giovane età, soltanto 23 anni, offuscata tante volte da movenze tipiche di giocatori con esperienza ben maggiore. La rosa non competitiva, una società vicina alla vendita del club, allenatori mai del tutto sicuri del proprio futuro e la mancanza di un compagno di reparto fisso hanno senz’altro contribuito a rallentare la crescita del nativo di Anzio. Neanche la stagione 2017/18 sembrava essere partita con il piede giusto per Romangoli che ha dovuto saltare gran parte della preparazione estiva per un infortunio al ginocchio. Il numero 13 non è stato a disposizione per le prime partite del Milan, rientrando soltanto il 17 settembre contro l’Udinese, fatta eccezione per 45’ giocati nel ritorno del preliminare contro lo Shkendija, rendendosi inoltre protagonista di una prestazione poco positiva. Il passaggio alla difesa a tre, le difficoltà dei rossoneri sotto l’operato di Montella e il periodo no di Bonucci si sono rivelati ostacoli nel pieno recupero di Romagnoli.

FATTORE GATTUSO – La stagione dell’ex Roma è svoltata con l’arrivo sulla panchina di Gennaro Gattuso. Il tecnico calabrese ha accantonato il 3-5-2, riportando il Milan alle sue origini con il classico 4-3-3 e schierando i propri giocatori nelle posizioni a loro più congeniali. Gli effetti di queste piccole e semplici mosse sono sotto gli occhi di tutti. I rossoneri sono rinati, rincorrono la Champions League e, finalmente, possono contare su una difesa solida, autrice di sei clean sheet consecutivi. Attori protagonisti del nuovo corso sono, senza dubbio, i due difensori centrali Bonucci e Romagnoli. Il recupero dell’ex juventino dopo le difficoltà iniziali ha permesso al numero 13 milanista di esprimere al meglio tutte le qualità fatte intravedere fino a questo momento, facendo così spolverare, nuovamente, il paragone con l’idolo di sempre Nesta. Il Milan si gode ora la propria difesa e il proprio giovane talento.