Il Milan pensa al 4-3-3 verso Torino: il ritorno al futuro che difficilmente risolverebbe i problemi

Il Milan pensa al 4-3-3 verso Torino: il ritorno al futuro che difficilmente risolverebbe i problemiMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 12 ottobre 2015, 14:31Primo Piano
di Thomas Rolfi

Autorevoli testate sportive parlano oggi di un possibile cambio di modulo da parte del Milan in vista della trasferta di sabato sera contro il Torino. A differenza di quanto detto negli ultimi giorni però, non sarebbe il 4-4-2 a soppiantare il classico 4-3-1-2 adottato da quest'estate, ma bensì il 4-3-3 di inzaghiana memoria con Jack Bonaventura avanzato nella  linea d'attacco, Carlos Bacca al centro e Alessio Cerci rispolverato esterno dopo la buona prestazione nell'amichevole contro il Monza. A centrocampo tutto invariato con Kucka e Bertolacci mezz'ali e Montolivo regista.

DUALISMO IN MEZZO AL CAMPO - Resta un'ipotesi, nulla di ufficiale o definitivo, ma l'idea non convince molto già in partenza. In primis non si risolverebbe l'eterno dualismo tra Riccardo Montolivo e Nigel de Jong, con Mihajlovic costretto a lasciare sempre uno dei due in panchina. Con il centrocampo a 4, invece, non si presenterebbe questa contrapposizione, con il centrocampo che sarebbe rinforzato. Inoltre con due esterni sulla linea mediana, anche la difesa verrebbe aiutata maggiormente rispetto a quanto lo sarebbe con uno schieramento più sbilanciato come il 4-3-3.

E LUIZ? - Secondo problema - non in ordine di importanza - sarebbe quello della sovrabbondanza di prime punte. Per le caratteristiche degli attaccanti attualmente a disposizione di Mihajlovic, infatti, nessuno corrisponde alla descrizione di attaccante esterno (se non Cerci). Due tra Bacca, Luiz Adriano e Balotelli sarebbero sempre in panchina dall'inizio, una mossa troppo limitativa, soprattutto considerando l'investimento estivo per portare a Milano a tutti i costi la punta brasiliana. Bacca sarebbe infatti la punta centrale con un ipotetico 4-3-3. Un 'ritorno al futuro' che non convince.