Il Milan va all’attacco: il 4-2-3-1 per tornare a segnare e a divertire

Il Milan va all’attacco: il 4-2-3-1 per tornare a segnare e a divertireMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 16 gennaio 2015, 19:30Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

La buona prova di Giampaolo Pazzini contro il Sassuolo in Coppa Italia starebbe convincendo Pippo Inzaghi a cambiare modulo, passando così dal 4-3-3 al 4-2-3-1 e far coesistere insieme l’ex Samp e Jeremy Menez. Il tecnico milanista, che in passato ha già utilizzato questo sistema tattico a partita in corso, avrebbe in questo modo la possibilità di sfruttare al massimo l’attacco del Milan e di offrire ai tifosi un gioco offensivo e divertente.

ROSA DUTTILE - Analizzando la rosa a disposizione di SuperPippo, si può dedurre che, oltre che per il 4-3-3, la squadra rossonera può perfettamente adattarsi al 4-2-3-1: a centrocampo, per esempio, De Jong gioca già con questo modulo in Nazionale, mentre Montolivo avrebbe la possibilità di giocare in posizione più centrale e di essere maggiormente nel vivo della manovra. Anche gli altri mediani milanisti sono in grado di giocare senza problemi in un centrocampo a due, con Poli che, in caso di emergenza, potrebbe addirittura essere spostato nel tridente alle spalle della prima punta. Anche in attacco, mister Inzaghi ha a disposizione diversi giocatori duttili, in grado di adattarsi a tutti i ruoli del reparto offensivo: alle spalle del centravanti (Pazzini), oltre a Menez, potrebbero essere infatti utilizzati pure Bonaventura, Honda e, se arriverà già a gennaio, anche Suso. Questi tre possono poi essere schierati anche sugli esterni, dove potranno rendere al meglio sia El Shaarawy che Cerci.

PRIMA PUNTA - Naturalmente, per poter sopportare questo modulo, è necessario che tutti diano una mano in fase difensiva per evitare che la squadra sia troppo sbilanciata in avanti. L’unico ruolo che sembra essere “scoperto” è quello della prima punta, dove c’è solo Pazzini: un aiuto potrebbe magari arrivare dal mercato e le continue voci su Mattia Destro potrebbero andare proprio in questa direzione.