Il modulo è quello giusto, ma mancano successi e qualità: in mezzo bisogna cambiare

Il modulo è quello giusto, ma mancano successi e qualità: in mezzo bisogna cambiareMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 25 novembre 2014, 17:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

In casa Milan la vittoria manca dal 19 ottobre, trentasette giorni che saliranno a quarantuno da qui a domenica. Un lasso temporale certamente elevato dalla sosta per le Nazionali, ma comunque considerevole e foriero di obbligate riflessioni. Contro l'Udinese servirà fare risultato, altrimenti la carestia di successi diverrebbe quantomeno esagerata. Inzaghi potrebbe riproporre il suo modulo e le sue certezze iniziali, tipo il "falso nueve", ma la sensazione è che serva una sostanziosa infarinata di qualità in mezzo al campo.

SERVONO GEOMETRIE - Se Essien, nonostante lo scetticismo, si è dimostrato diligente ed attento nel corso del derby, decisamente meno convincente è stata la prova di Sulley Muntari. L'ex nerazzurro si è reso protagonista di diversi appoggi errati, tra cui quello che poteva costare carissimo in avvio di stracittadina. Il 4-4-1-1 è il modulo giusto, ma la sensazione è che la coppia di centrocampisti debba avere un elemento capace di costruire, preciso e diligente nei passaggi ai compagni di squadra.

VAN GINKEL ASPETTA - Prima del derby si è parlato a lungo del possibile utilizzo di Marco van Ginkel, apparso in gran spolvero durante il Trofeo Berlusconi. L'olandese però è rimasto nuovamente in panchina, senza poter offrire il suo contributo nemmeno a gara in corso. Nessuno attribuisce all'olandese poteri magici o gioielli da Pallone d'Oro, ma è chiaro come l'ex Chelsea sia uno dei giocatori di maggior qualità in quel reparto. In attesa che Montolivo ritrovi la miglior condizione, perché non provare a dare una chance vera al giovane orange? La mediana a due sembra fatta su misura di van Ginkel, permettendolo di impostare e anche di salire in progressione offensiva quando il collega di reparto rimane basso in copertura.