Il "no" a nuovi acquisti contro il "sì" a dubbi permanenti: al di là di possibili recuperi, al Milan mancherà ancora qualcosa

Il "no" a nuovi acquisti contro il "sì" a dubbi permanenti: al di là di possibili recuperi, al Milan mancherà ancora qualcosaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 11 gennaio 2018, 16:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Mercato di gennaio in entrata: corsa già finita? Se le speranze dei tanti tifosi rossoneri volgono verso la continua, mai troppo paga ricerca di nuovi rinforzi, utili a colmare possibili falle o ad arricchire il numero di alternative a disposizione dell'allenatore, la realtà appare talvolta pronta a regalare e mostrare scenari ben diversi. Ad avvalorare una tesi contraria a nuovi acquisti, che pare al momento inconfutabile in casa Milan, sono arrivate infatti le parole del ds Massimiliano Mirabelli, deciso a puntare su chi sinora non è riuscito a esprimere pienamente il proprio potenziale come vecchio, nuovo acquisto per la sessione invernale. Con qualche dubbio su possibili interventi, tuttavia, ancora più che presente...

MISSIONE RECUPERO - Tra gli undici acquisti messi a segno in un'estate intensa e caldissima, al di là di ogni riferimento climatico, restano ancora tanti i calciatori che hanno sinora deluso le aspettative, allineatisi pericolosamente ad un rendimento complessivo di squadra basso nel girone d'andata, ben lontano dagli standard prefissati. Proprio per questo, per circa il 50% dei neo arrivati, la speranza è quella di intraprendere una vera e propria missione recupero, già al via per alcuni elementi: Calhanoglu e Biglia, dopo tante, troppe gare da dimenticare, hanno iniziato a mostrare una minima parte dei bei volti conosciuti nelle esperienze tra Bayer Leverkusen e Lazio, dando molta più qualità alla manovra e alla fase di rifinitura rossonera. Con un Conti in più nel motore, pronto a mettersi alle spalle la sfortuna e a riprendersi un posto da titolare sulla fascia destra, andranno ri-innescati anche due attaccanti come Kalinic ed André Silva, controfigure di se stessi in una prima parte di stagione con troppi meno in cui gli unici più, tra i bomber, sono arrivati dall'inatteso, importante apporto di Patrick Cutrone.

DUBBI LECITI - Se la seconda metà d'annata servirà anche per rivedere il miglior Leonardo Bonucci, per un'intesa con Romagnoli in via di affinamento in quel piano di miglioramento tra i nuovi acquisti, qualche dubbio tuttavia resta nella lunghezza di una rosa che, in alcuni ruoli, sembra non possedere alternative importanti per far rifiatare alcuni titolarissimi. In un discorso già affrontato più volte, ma pur sempre da sottolineare di fronte ad una mancanza notevolmente palesata, gli esempi lampanti portano ad un ? nella casella dei sostituti di Franck Kessie e Suso: la cessione di Kucka, con il tempo e pur senza drammatici rimpianti, sta figurando sinora come un piccolo, grande problema, vista la non clamorosa cifra (6 milioni) incassata e la perfetta compatibilità con le caratteristiche dell'ivoriano per prenderne, più volte, il posto. Gli attuali centrocampisti in casa rossonera non sembrano poter garantire infatti, in sostituzione all'ex Atalanta, la stessa fisicità e la stessa corsa, al pari di una luce e di una creatività nel tridente offensivo che sinora, troppe volte, è risultata provenire dal solo Suso: e non è un caso che il nome di Deulofeu, determinante per il raggiungimento dell'Europa nella passata stagione, scaldi ancora i cuori del tifo rossonero, a maggior ragione dopo essersi riproposto al club di via Aldo Rossi per un possibile ritorno in maglia Milan. Il catalano ha mostrato più di una volta di essere, proprio insieme a Suso o in sostituzione dell'ex Liverpool, l'unico elemento in grado di creare superiorità numerica o pericoli in uno contro uno, prendendo il fondo con grande facilità, la cui assenza si è avvertita sensibilmente: a frenare il tutto, stavolta, è soprattutto la posizione del Barcellona, intenzionato a privarsi del giocatore solo a titolo definitivo, per un'occasione non contemplata dal Milan. Ma tali tipologie di carenze, al di là di qualsiasi nome o di possibili recuperi homemade, restano e resteranno, in casa rossonera: in un mercato di gennaio in entrata già dichiarato, pericolosamente, chiuso.