Il primo big match di Lapadula: tra compiti da lottatore e la voglia di lasciare il segno

Il primo big match di Lapadula: tra compiti da lottatore e la voglia di lasciare il segnoMilanNews.it
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venerdì 9 dicembre 2016, 21:01Primo Piano
di Pietro Mazzara

Tre gol su quattro sono arrivati lontani da San Siro e, lunedì sera, l’Olimpico di Roma potrà essere un nuovo terreno di caccia per cercare di essere ancora decisivo. Gianluca Lapadula è l’uomo del momento in casa Milan, ma le celebrazioni dei giorni scorsi le ha vissute con la solita calma olimpica, ben sapendo che l’unico giudizio che conta è quello del campo. Già, quel rettangolo verde che gli sta regalando grandi soddisfazioni, soprattutto lontano dalle mura amiche visto che Palermo e la doppia gioia di Empoli hanno avuto un peso specifico importante nell’economia della classifica rossonera.

LOTTA APERTA -  Contro due giocatori forti fisicamente come Manolas e Rudiger, l’intraprendenza, la grinta e la grinta di Lapadula potranno essere un fattore importante all’interno del big match di lunedì sera. Già, perché quelle porzioni di campo potrebbero trasformarsi in una sorta di ring, dove il numero 9 rossonero potrebbe trovarsi a suo agio, anche se avrà bisogno del sostengo anche dei compagni. Andare a fare la guerra da solo, alla lunga, può essere stancante e se Bacca non dovesse esserci, non è che Luiz Adriano rappresenti l’incarnazione del lottatore.

IMPATTO -  Ma Lapadula ha dimostrato di non essere solamente un attaccante grintoso. Sa fare gol, anche pesanti come quello messo a segno contro il Crotone, e cerca la sua prima rete contro una grande del nostro campionato. L’occasione per provare a far male alla Roma è ghiotta e lui, in cuor suo, sa che la sua esplosione definitiva passa anche da partite come quella dell’Olimpico. Partite nelle quali c’è bisogno di lasciare il segno.