Il tornado imperversa ma Clarence è sicuro di resistere: il popolo si mobilita per sostenerlo

Il tornado imperversa ma Clarence è sicuro di resistere: il popolo si mobilita per sostenerloMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 18 aprile 2014, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

"Sono sicuro di essere l'allenatore del Milan anche il prossimo anno, a meno che non arrivi una telefonata del presidente. Io vorrei parlare della partita. Il focus della squadra è l'Europa, non la mia posizione". Così si è espresso Clarence Seedorf in conferenza stampa, dopo l'ennesima tumultuosa settimana dal suo approdo sulla panchina rossonera. L'olandese ha esternato le sue convinzioni senza dubbio alcuno, non riuscendo però a cammuffare una certa agitazione: il suo classico aplomb ha subito qualche sterzata improvvisa, infastidito dalle inevitabili domande sul suo futuro. In questi giorni si sono rincorse indiscrezioni su indiscrezioni: dal malumore dello spogliatoio fino alla rialzata asticella della societa, parsa richiedente del quinto e non più del sesto posto. Seedorf si trincera nelle proprie certezze, provando a continuare la complicata cavalcata verso l'Europa, conscio delle difficoltà ma anche fortificato dai successi ottenuti dal gruppo.

UN FUTURO INCERTO - Galliani in settimana non ha parlato di Seedorf, alimentando "silenziosamente" il rinnovato tornado mediatico in casa rossonera. Inattaccabile dal punto di vista dei risultati, l'olandese sarebbe stato preso di mira per una presunta incompatibilità con parte dello spogliatoio, italiani in primis. In molti lo hanno dato ormai per spacciato, sull'orlo dell'esonero, senza però tener conto dei costi che tale separazione comporterebbe: circa 3 milioni netti da corrispondere a Clarence per le prossime due stagioni, per un totale complessivo di quasi 12 milioni lordi. Una cifra che, in un momento tanto traballante quanto focale, il Milan non può certo permettersi di spendere. L'ultima parola di Berlusconi sarà fondamentale, avendo voluto lui stesso, a tutti i costi, il tecnico orange. Non a caso, durante la conferenza odierna, Seedorf non si è dimenticato di citare il presidente rossonero.

LE OPINIONI - Impossibile non registrare la presa di posizione dei tifosi nei confronti di Clarence Seedorf. Il tecnico olandese ha riscosso diffusi consensi, estesi a macchia d'olio dopo il mini-filotto di vittorie e la riacquisita parvenza di gioco. Va da sé che, dopo la nuova presunta messa in discussione di Seedorf, il popolo rossonero si sia mobilitato in difesa dell'allenatore, utilizzando i social network per dar sfogo alle opinioni. Quello che spaventa, più dell'eventuale cacciata di Seedorf, è il continuo disfacimento del castello di carte in casa milanista: in caso di esonero, e di conseguente chiamata di Inzaghi, chi assicura che SuperPippo non rischi di ritrovarsi nel medesimo e costante calderone? Questo club, più che i risultati nell'immediato, ha bisogno di un progetto solido da impostare e portare avanti. Qualora Seedorf non fosse ritenuto idoneo, si sostituisca, ma con un allenatore che abbia la piena e totale fiducia di tutte le componenti. Se così non fosse, ci ritroveremmo in un amaro e costante loop, con ambizioni sportive sempre più ridotte, per una società che faceva del successo il suo primo e unico obiettivo.