Il turnover di Montella non paga, ma il Milan soffre i tanti infortuni e i limiti della rosa

Il turnover di Montella non paga, ma il Milan soffre i tanti infortuni e i limiti della rosaMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
mercoledì 26 ottobre 2016, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il timore di molti, vista la "sbornia" post Juventus e l'annunciato turnover, si è tramutato realtà a Marassi: il Milan, pur non disputando una gara insufficiente, si è arreso di fronte alla cattiveria agonistica del Grifone, ferito dopo la sconfitta nel derby, più motivato e aggressivo della scarica compagine rossonera. Quando il Diavolo non riesce a dare il 100% va in difficoltà, soprattutto se di fronte trova avversari arcigni che non mollano su alcun pallone. Il severissimo 3-0 deriva anche da questo, per una doccia fredda che non fa troppo male, ma che evidentemente stempera l'euforia generata dopo il successo sui bianconeri.

LE SCELTE DI MONTELLA - Vincenzo Montella avrebbe potuto fare di più? Si discute molto sulle scelte che hanno di fatto stravolto la corsia destra del suo undici titolare, cambiata per ben due terzi. Il tecnico campano avrebbe potuto aspettare un altro po', attendendo le prossime gare per far rifiatare Suso, ma evidentemente le sue condizioni psicofisiche non gli permettevano un ulteriore sforzo così ravvicinato dopo la dispendiosissima gara contro la Juve. La vera riflessione è un'altra ed era già stata effettuata più volte in queste settimane: il tecnico campano dispone di scelte limitate, troppo limitate per puntare a posizioni di classifica di totale eccellenza.

ROSA LIMITATA ED INFORTUNI - Keisuke Honda è diventato il capro espiatorio della sconfitta del Ferraris, ma il giapponese aveva fin qui giocato soltanto diciotto minuti. Era difficile aspettarsi una prova sontuosa dell'ex CSKA, il quale ha comunque commesso un errore evitabilissimo sul primo gol del Genoa. Lo scarsissimo impiego del numero 10 ci fa capire come Montella non lo abbia fin qui ritenuto un'alternativa particolarmente affidabile, arrivando a spremere Suso fino allo stremo. Le colpe sono quindi da imputare alla composizione della rosa? Non solo, dato che l'Aeroplanino ha perso per infortunio tutti quei giocatori che avrebbero permesso spostamenti o ricariche di ossigeno. Pensiamo a Bertolacci, la cui presenza avrebbe permesso l'avanzamento di Bonaventura, o quella di Mati Fernandez, il quale è stato acquistato anche per le sue doti da jolly (utilizzabile anche nel tridente offensivo). Discorso simile anche per quanto riguarda gli esterni bassi, con le concomitanti indisponibilità di Antonelli, Calabaria e Vangioni: una situazione che, viste le condizioni di Abate, ha obbligato Montella ad adattare Poli.