Immaturi ed ingenui: l'imperativo ora è non sbagliare più

Immaturi ed ingenui: l'imperativo ora è non sbagliare piùMilanNews.it
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domenica 23 aprile 2017, 20:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Va detto: quando c'è stato da tessere le lodi ad una squadra tutt'altro che eccelsa tecnicamente, in grado comunque di competere al meglio con ogni avversario in questo campionato e di restare per qualche giornata anche sul podio, lo si è fatto. Il cuore gettato oltre l'ostacolo in più di un'occasione, la voglia di non mollare mai e di riacciuffare punti anche nel modo più insperato, tra rimonte clamorose e gol segnati nel finale: eppure oggi, in una delle occasioni più importanti di questa stagione, l'arma-recupero non ha funzionato, figlia di un approccio alla gara obiettivamente inammissibile di fronte ad una chance enorme gettata al vento contro un avversario alla portata.

IMMATURITÀ - Tosto, combattivo e conscio dei propri limiti, ma anche immaturo. Il Milan ha dimostrato, in più di un'occasione e con Pescara come esempio principale, di non gestire a dovere partite-chiave per centrare l'obiettivo-Europa: fatta eccezione per un'Inter in difficoltà, che i rossoneri avrebbero potuto lasciare anche a -5 in classifica, Lazio ed Atalanta stanno invece dimostrando di essere le squadre più continue nella corsa all'Europa League, fallendo pochissimi appuntamenti (Cagliari o Sassuolo tra le poche dimostrazioni) e tenendo il piede ben saldo sull'acceleratore. Discorso differente per un Milan che, tra la trasferta dell'"Adriatico" ed oggi (senza contare i punti lasciati per strada a Udine o contro la Samp), ha perso due chance ghiottissime per far suo il tanto agognato target, lasciando ancora un pizzico di incertezza per quanto concerne il raggiungimento dell'obiettivo.

TRA ECCESSIVA LEGGEREZZA ED UN IMPERATIVO - Pur dovendo rappresentare una dura lezione dalla quale trarre benefici, per non ripetere gli stessi errori, la gara di Pescara ha invece finito per rappresentare l'antipasto di ciò che si è visto oggi contro l'Empoli. Un Milan che ha prodotto sì di più, rispetto alla prestazione offerta contro la squadra di Zeman, pagando però una leggerezza difensiva ed una scarsa cattiveria inspiegabile (soffrendo a tratti contro il peggior attacco del campionato) davanti ad una preda da aggredire sin da subito, di fronte ad uno scenario certamente favorevole. Il rigore fallito da Suso, la traversa di Ocampos ed un paio di rimpalli sfavorevoli in area di rigore hanno finito per rivelarsi le immagini più chiare di una giornata storta, davanti alla quale non devono tuttavia esistere giustificazioni: l'imperativo, ora, è non sbagliare davvero più, prendendo il K.O. odierno come scossa per reagire. Di fronte a cinque finali che, considerato anche il buon momento del Crotone, risultano tutte impegni ugualmente complicati, in cui l'unica soluzione possibile sarà tornare a centrare punti e vittorie per l'Europa.