Inzaghi crede nell'Europa e nella conferma: a prescindere dal futuro, ora ci si aspetta uno scatto d'orgoglio

Inzaghi crede nell'Europa e nella conferma: a prescindere dal futuro, ora ci si aspetta uno scatto d'orgoglioMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
venerdì 6 marzo 2015, 15:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Con la vittoria sul Napoli e il buon pareggio di Roma, il finale di 2014 rossonero poteva rappresentare il trampolino verso un 2015 ricco di soddisfazioni: la classifica poteva far prevedere un agevole ritorno in Europa, mentre Inzaghi sembrava aver trovato definitivamente la quadratura. Quello che è accaduto negli ultimi due mesi è sotto gli occhi di tutti: un crollo verticale del Milan sotto tutti i livelli, tale da allontanare quasi definitivamente le ambizioni europee e mettendo a serio rischio la conferma di SupePippo sulla panchina rossoenera.

PIPPO CI CREDE ANCORA - Inzaghi era conscio delle difficoltà che avrebbe potuto trovare, ma forse non si immaginava che il suo Milan precipitasse improvvisamente. La sua permanenza in rossonero, che fino a qualche mese fa appariva certa, ora è appesa ad un filo sempre più sottile. Il tecnico, consapevole della sua posizione traballante, si è mostrato comunque positivo in conferenza stampa, confidando che l'avventura possa proseguire ancora: "Devo essere valutato per i risultati. Il mio sogno è quello di dare ancora tanto al Milan, sento l'affetto della società. Sono bravi perché mi fanno lavorare con serenità. Poi, qualunque scelta faranno a giugno, il Milan sarà sempre nel mio cuore. Ma io vorrei rimanere qui per 20 anni".

SCATTO D'ORGOGLIO - E' un peccato che, dopo tanti trionfi e successi, la storia tra Inzaghi e il Milan si concluda dopo un'annata così avvilente, tale da abbassare l'entusiasmo della tifoseria ai minimi storici. Eppure tutto sembrava partito sotto una buona stella, con una squadra affamata e coraggiosa, capace di ringhiare in campo e fare punti. Il gioco, nel vero senso della parola, non ha mai brillato, ma quantomeno ad inizio stagione la squadra reagiva, segnava e strappava applausi. Ora, invece, le gare rossonere sembrano seguire sempre il solito canovaccio: poche occasioni da rete, rarissimi gol, diffusa paura di sbagliare e perdere. Forse il futuro di Inzaghi non dipenderà dai risultati delle prossime partite, ma è comunque doveroso che questo Milan provi comunque rialzare la testa con uno scatto d'orgoglio: la rincorsa Europa League è quasi impossibile, ma un tentativo sarebbe comunque apprezzato, a partire da domani.