Jack ed asso, Bonaventura e Niang: vecchie e nuove carte vincenti ora indispensabili per Mihajlović

Jack ed asso, Bonaventura e Niang: vecchie e nuove carte vincenti ora indispensabili per MihajlovićMilanNews.it
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domenica 29 novembre 2015, 20:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Il Jack e l'asso, l'asso e il Jack. In qualsiasi ordine vengano messe, le carte Giacomo Bonaventura e M'Baye Niang rappresentano il volto vecchio e quello nuovo del Milan di Sinisa Mihajlović, una volta di più dopo il bel successo ottenuto ieri contro la Sampdoria. Conferma da una parte, inedita nota lieta dall'altra: e se gli elogi per il centrocampista rossonero e della Nazionale Italiana sono ormai divenuti una meritata consuetudine, figli di una crescita evidente a 360º, il bel rientro di Niang post infortunio al piede ha piacevolmente stupito tutti, portando l'attaccante francese a rendersi un elemento fondamentale, per caratteristiche ed insieme a Bonaventura, per il nuovo undici titolare del Milan.

CERTEZZA JACK - Anche nella partita di ieri, come in tante apparizioni stagionali sinora, Bonaventura ha dimostrato di essere l'elemento fondamentale e cardine di questo Milan. La presenza sull'out di sinistra dell'ex atalantino genera, puntualmente ed automaticamente, gran parte dei pericoli portati dall'attacco rossonero alla difesa avversaria, a maggior ragione nel 4-4-2 da sempre modulo di riferimento e miglior palco sul quale potersi esprimere per il centrocampista marchigiano. La crescita tecnica, tra una propensione all'assist ancor più precisa ed un'abilità nel destreggiarsi nello stretto e palla al piede sensibilmente migliorata, non ha fatto altro che rendere ancor più indispensabile per Mihajlović un giocatore che, già nella passata stagione, si era rivelato una delle poche note liete della gestione Inzaghi.

M'BAYE L'IDEALE - Movimenti studiati in settimana e ripetuti in campo, complice anche una difesa blucerchiata tutt'altro che eccellente e messa in grande difficoltà dall'imprevedibilità del duo offensivo rossonero. Contro Atalanta e Juventus, e con il 4-3-3, Niang era piaciuto per impegno e generosità: ma nel 4-4-2 e da attaccante centrale, come ai tempi di Genova e al fianco di Carlos Bacca, Niang ha dimostrato di risultare ancor più incisivo rispetto ai match nei quali ha ricoperto il ruolo di esterno offensivo. La partita di ieri sera ha dimostrato quanto un attaccante con le caratteristiche del francese sia il profilo ideale da affiancare all'ex Siviglia, unendo la grande velocità all'ottimo lavoro in fase di rifinitura e nel creare superiorità numerica: una soluzione che anche nelle prossime partite verrà riproposta, per un equilibrio offensivo e non che il Milan sembra, finalmente, aver trovato.