L'inversione ad U a due passi dall'Europa e l'utopia della Coppa Italia

L'inversione ad U a due passi dall'Europa e l'utopia della Coppa ItaliaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 4 maggio 2016, 22:01Primo Piano
di Matteo Calcagni

Dopo settimane dove, punto dopo punto, il Milan ha letteralmente scialacquato una vera e propria fortuna, perdendo forse definitivamente il sesto posto, ora ci si appella alla finale di Coppa Italia come ancora di salvezza, o meglio dire salvagente. Alcuni potrebbero sostenere che i rossoneri sono riusciti a tener testa alla compagine di Allegri, provando a dare linfa alle speranze di uscire vittoriosi dall'Olimpico. La verità, amara, è che il Milan tenette sì testa alla Juventus, ma lo fece con Mihajlovic in panchina e con un sistema di gioco ed una formazione largamente collaudati. Siamo certi che la squadra attuale, quella che prende cinque gol tra Verona e Frosinone, possa battere i bianconeri e strappargli il trofeo di mano?

INVERSIONE A U - Salvo miracoli, dunque, il Milan rischia di aver buttato nuovamente nel cassonetto la possibilità, concreta, di tornare in Europa, seppur non dalla porta principale. L'Europa League avrebbe permesso di rimpolpare un blasone che si sta sbiadendo mano a mano, garantendo anche una crescita dei singoli giocatori, molti dei quali ancora "vergini" nel campo delle competizioni internazionali. Sarebbe bastato mantenere la macchina in folle per vedersi spalancato il cancello dell'ex Coppa Uefa, ma il Milan ha deciso di compiere un'inversione a U, prendendo una strada inaspettata a pochi passi dal traguardo. La colpa non è ovviamente di Brocchi, bravissima persona e allenatore di assoluta prospettiva, ma di una scelta quanto mai tardiva e pericolosa.

DOVERE E FIDUCIA - Dopo l'incommentabile ruolino di marcia con Carpi, Hellas e Frosinone, il Milan può provare a rialzare la testa al Dall'Ara, conscio tuttavia che un percorso perfetto del Sassuolo renderebbe vano qualsiasi successo. Oltrettutto, per vincere le prossime due gare, il Diavolo dovrà indossare vesti ben diverse da quelle delle ultime partite, caratterizzate da approcci molli, fragilità difensiva ed una palpabile incertezza generale. Si tratta comunque di uno step necessario per una squadra che, almeno a parole, vuole provare a battere la Juventus in finale di Coppa Italia. Pensate a cosa succederebbe se, contro Bologna e Roma, i rossoneri replicassero le prove delle ultime settimane: con che motivazioni e fiducia si presenterebbero all'Olimpico contro la schiacciasassi bianconera? Un dovere quindi tentare di rialzare la testa, a prescindere da quello che sarà il risultato a fine stagione.