La crisi dei numeri 9: le responsabilità di Inzaghi e i limiti della rosa

La crisi dei numeri 9: le responsabilità di Inzaghi e i limiti della rosa
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
lunedì 2 marzo 2015, 16:30Primo Piano
di Thomas Rolfi

Il Milan non riesce più a segnare, le statistiche sono impietose per la squadra di Inzaghi. Nelle prime 7 giornate di campionato infatti i rossoneri hanno realizzato la bellezza di 16 reti conquistando ben 14 punti. Dalla 7^ giornata in poi qualcosa però si è inceppato, dato che il Milan nei successivi 18 turni di campionato ha segnato 19 gol conquistando solo 20 punti. Quando però, anche grazie a pressioni esterne, Inzaghi ha deciso di utilizzare un vero 9 e non più Menez, inserendo Torres, ecco venir fuori tutte le lacune di una squadra che sembra costruita per non favorire il gioco della classica prima punta. Come diretta conseguenza, Pippo ha cominciato a utilizzarle sempre meno, fino all'arrivo di Destro, che non viene rifornito comunque a dovere dai compagni quando scende in campo.

NUMERI IMPIETOSI - La limitatezza della rosa rossonera e la mancanza di gioco fanno sì che gli attaccanti del Milan vengano serviti poco e male. Conseguenza naturale è lo scarso impiego delle punte centrali e le medie realizzative crollate. In principio fu Torres, poi Pazzini e infine Destro. L'attaccante spagnolo, presentato come l'acquisto più importante del mercato estivo del Milan è sceso in campo 7 volte da titolare con 589' giocati segnando 1 solo gol in quattro mesi. Dopo il ritorno all'Atletico Madrid, 6 partite da titolare, 468' giocati e 3 gol in soli 2 mesi. Giampaolo Pazzini, nel 2012/13 scese in campo 20 volte dal primo minuto giocando la bellezza di 2175' e segnando 16 gol. E ora il nuovo arrivato, Destro. Quest'anno nella Roma la punta marchigiana ha segnato 5 gol giocando 9 partite da titolare per un totale di 1075' complessivi. Da quando è al Milan le partite giocate da titolare sono state 4 con 287' giocati e 1 solo gol realizzato.

L'EXPLOIT DI NIANG CHE FA RIFLETTERE - M'Baye Niang è la cartina al tornasole di questa difficoltà delle punte centrali del Milan. Prima di passare a titolo temporaneo al Genoa per 6 mesi l'attaccante francese è stato schierato da Inzaghi una sola volta dal primo minuto, contro il Torino, per un totale di 84' giocati e 0 gol fatti in 5 mesi. In una squadra con un gioco avvolgente e in cui i gli attaccanti vengono riforniti a dovere, invece, la punta classe 1994 è sceso in campo da titolare in 4 partite giocando complessivamente 331' e segnando 2 gol in un solo mese. Non solo, il giocatore transalpino, spesso bollato come 'scarso' dai tifosi del Milan, è sempre stato tra i migliori in campo degli uomini di Gasperini nelle gare sin qui disputate. Paradossale che con un allenatore in panchina che è stato il re dei numeri 9, proprio le punte centrali facciano così fatica ad esprimersi.