La cura Gattuso ha portato ad un piccolo record stagionale: la spedizione in Sardegna per la conferma e l'auspicata svolta

La cura Gattuso ha portato ad un piccolo record stagionale: la spedizione in Sardegna per la conferma e l'auspicata svoltaMilanNews.it
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giovedì 18 gennaio 2018, 12:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Al momento dell'esonero di Montella, il Milan aveva realizzato 19 reti in campionato, subendone 20, il che di per sé non rappresenta uno score positivo ma nemmeno indecente. Il vero problema era l'assenza di gioco e di risultati, dato che la formazione dell'Aeroplanino era riuscita a centrare soltanto due successi nelle ultime nove partite in Serie A. L'avvio di Gattuso, come ben sappiamo, non è stato assolutamente all'acqua di rose, visti i problemi strutturali e psicologici la squadra. Prima si è dovuti passare oltre all'infausta difesa a tre, poi è stato necessario eliminare le scorie mentali di sfiducia, anche superando prestazioni altamente negative come la beffa di Benevento, il disastro di Verona e la brutta sconfitta interna con l'Atalanta. Dopo tutto questo è arrivato il derby che, nella sua unicità, ha rappresentato la giusta molla per dare un brusco slancio alle ambizioni.

UNA DIFESA CHE MANCAVA DA AGOSTO - Il lavoro di Gattuso andrebbe quindi diviso in due tronconi: la fase di riabilitazione da Benevento fino al derby di Coppa Italia e la "risalita" iniziata a partire da quei centoventi minuti di speranza. Nelle prime sei gare il Diavolo ha vinto soltanto in due occasioni, contro il Bologna e in Coppa Italia con il Verona, segnando 7 gol ed incassandone 10. Nelle restanti tre, stracittadina compresa, i rossoneri ne hanno infilati 3 facendosi colpire soltanto una volta. Tre gare sono troppo poche per estrapolare una statistica affidabile, ma era dai tempi dei preliminari di Europa League che il Milan non vantava una simile solidità difensiva. La differenza sostanziale è che all'epoca gli avversari non erano certamente straordinari, mentre nell'ultimo trittico Rino e i suoi hanno dovuto vedersela con Inter e Fiorentina.

LO STEP PER LA SVOLTA - E' ancora troppo presto per parlare di "difesa sistemata", ma è evidente che ora il Milan subisca e soffra meno gli avversari. Sicuramente il ritorno al 4-3-3 e la scelta di una vera retroguardia titolare hanno aiutato, come la compattezza che mano a mano sta crescendo. Quello che ora si richiede, per dare la definitiva svolta ad una stagione con troppi scuri e pochissimi chiari, è un visibile incremento del contributo offensivo dei rossoneri. Contro Inter e Crotone il Diavolo avrebbe potuto segnare molti più gol rispetto ai due realizzati: manca ancora la giusta cattiveria nella metà campo avversaria, la quale va associata alle varie qualità dei singoli. E' ormai palese che questo Milan non dispone del vero bomber, ma in termini di gol può e deve crescere, altrimenti i risultati auspicati difficilmente arriveranno. La trasferta a Cagliari in tal senso può aiutarci a capire il reale stato di evoluzione dell'undici rossonero.