La fragilità difensiva: ecco il primo campanello d’allarme per Inzaghi

La fragilità difensiva: ecco il primo campanello d’allarme per Inzaghi
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
lunedì 28 luglio 2014, 22:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Le prime due amichevoli in terra americana del Milan sono state disastrose: il bilancio parla di due sconfitte, otto gol subiti e una sola rete realizzata ieri da Muntari. L’aspetto che più preoccupa Pippo Inzaghi e il suo staff è certamente la fragilità difensiva che la sua squadra ha messo in mostra nei due match contro Olympiacos (3-0) e Manchester City (5-1). Il tecnico rossonero sa benissimo che il suo Milan deve subire meno in difesa se vuole fare qualcosa di importante in questa stagione.

DIFFICOLTA’ DIFENSIVE - SuperPippo, al termine della gara contro i Citizens, si è presentato in conferenza stampa e ha spiegato che servirà lavorare molto sulla fase di non possesso palla: “Abbiamo fatto bene la fase di possesso e meno bene quella di non possesso dove abbiamo lavorato meno. Senza palla non siamo abbastanza cattivi, ci vuole più reazione alle palle perse. Solo il lavoro ci permetterà di tornare al più presto di essere competitivi. Devo pretendere di più sulla fase di non possesso. Dobbiamo ritornare presto a prendere meno gol. Dovremo migliorare in questo”. Il problema naturalmente non riguarda solo la difesa, ma tutta la squadra perché la fase difensiva deve essere fatta da tutti, compresi gli attaccanti che devono essere i primi difensori.

PICCOLE ATTENUANTI - Mister Inzaghi e il suo staff cercheranno quindi di migliorare su questo aspetto, anche se ci sono comunque delle attenuanti che non bisogna dimenticare: innanzitutto, la condizione fisica non è ancora delle migliori e sia Olympiacos che City erano più avanti nella preparazione. Alcuni giocatori, come Rami e Alex, stanno soffrendo maggiormente i duri carichi di lavoro di queste settimane, ma una volta trovata la condizione miglioreranno certamente le loro prestazioni. Anche da un punto di vista tattico vanno senza dubbio migliorati alcuni movimenti, così come il pressing va fatto meglio come squadra, altrimenti si lasciano praterie agli avversari, come è successo per esempio con il City che riusciva a superare la pressione dei rossoneri e poi puntava con grande velocità la retroguardia milanista, mettendola in grande difficoltà. In fase di possesso palla e sulle palle inattive, la squadra rossonera sta dando buone risposte, ma ora Inzaghi e il suo staff dovranno necessariamente lavorare molto sulla parte difensiva perché si sa che in Serie A alla fine le squadre che fanno più strada sono quelle che subiscono meno gol.