La storia della prima giornata negli ultimi trent'anni

La storia della prima giornata negli ultimi trent'anniMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 28 luglio 2012, 08:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Come sempre la compilazione dei calendari suscita grande curiosità e la stessa prima giornata ha un fascino particolare, regalando spunti di novità e sorprese. E come possiamo vedere non ne sono mai mancate. Facciamo un tuffo nel passato e vediamo cosa è successo nelle "prime volte" degli ultimi trent'anni.

Campionato 1982/83: la Juve campione d'Italia cade clamorosamente a Genova contro la neopromossa Sampdoria. Un giovane Renzo Ulivieri fa lo sgambetto al Trap, eroe della giornata Mauro Ferroni che rovina la prima assoluta di "Roi" Michel Platini, arrivato proprio in quella stagione assieme a Zibì Boniek.

Campionato 1983/84: è l'anno di Zico. Il Galinho sceglie di vestire la maglia dell'Udinese e fa subito il botto. L'esordio a Marassi contro il Genoa è indimenticabile: 5-0 e doppietta del brasiliano, che non deluderà le attese e chiuderà la classifica cannonieri a una sola rete da Platini. Proprio il francese parte fortissimo nel risultato più pesante di questi ultimi 30 anni: Juventus-Ascoli 7-0 e doppietta del numero dieci. Il Milan, tornato in Serie A esordisce come peggio non si potrebbe: 0-4 al Partenio contro l'Avellino e al centro dell'attacco uno dei peggiori attaccanti di sempre: Luther Blissett. Indimenticabile la prima di Michael Laudrup. Acquistato a 19 anni dalla Juventus e girato in prestito alla Lazio, il giovane danese segna due gol al Verona anche se non basterà ai fini del risultato: sarà 4-3 per gli scaligeri.

Campionato 1984/85: è l'anno di Maradona. Il Pibe de Oro parte male, i partenopei cadono a Verona 3-1. I veneti, partiti come outsider, saranno protagonisti della più bella favola del calcio italiano, andando a vincere contro ogni pronostico il campionato. C'è anche la prima di Socrates che fa sognare Firenze e porta al record di abbonamenti. Lui parte bene, nel successo della Fiorentina sul campo della Lazio, ma proseguirà piuttosto male il resto del campionato.

Campionato 1985/86: si capisce subito che il Verona faticherà non poco a restare ai livelli dell'anno prima. Al Bentegodi l'esordio sarebbe sulla carta molto morbido, contro il Lecce neopromosso per la prima volta nella sua storia in Serie A. Sarà 2-2, primo di tanti passi falsi degli scaligeri mentre per i salentini solo una piccola soddisfazione in un'annata che li vedrà chiudere all'ultimo posto in classifica.

Campionato 1986/87: sale alla ribalta l'Empoli, in Serie A per la prima volta e subito capace di sorprendere tutti. Con lo stadio Castellani da adeguare alle esigenze della massima categoria l'esordio si gioca a Firenze, l'avversario di massimo prestigio: l'Inter. Segna Marco Osio e i nerazzurri non riusciranno a recuperare. A fine stagione i toscani raggiungeranno una sorprendente salvezza, mentre lo scudetto andrà per la prima volta al Napoli, che parte forte a Brescia grazie a una magia di Maradona, fresco campione del mondo.7

Campionato 1987/88: è l'anno degli olandesi Gullit e van Basten. Che non tradiscono le attese da subito. Esordio Pisa-Milan 1-3 con una frustata vincente di testa del campione d'ebano e un calcio di rigore realizzato dal cigno di Utrecht. Bellissima la rete di Donadoni che apre le danze. Ma il risultato più sorprendente lo regala ancora una volta l'Inter, che si fa sorprendere in casa dal Pescara per 2-0. I giovanotti di Galeone scendono in campo senza timori reverenziali e fanno a polpette i nerazzurri. A mettersi in luce la stella di Blaz Sliskovic, talentuoso e discontinuo bosniaco.

Campionato 1988/89: Poche le sorprese alla prima giornata, nota soprattutto per episodi di violenza inaudita agli stadi. È proprio in quegli anni che la pericolosità tocca il culmine e a farne le spese un tifoso ascolano, Nazzareno Filippini, durante gli scontri fra tifosi dell'Ascoli e dell'Inter. I nerazzurri vinceranno la partita 3-1 e domineranno il campionato, chiuso a 58 punti, un record per la Serie A a 18 squadre. Parte fortissimo il Milan che strapazza la Fiorentina 4-0, fatica il Napoli che deve ringraziare il giovane e sconosciuto Simone Giacchetta (futura bandiera della Reggina), che segnerà la rete decisiva al 90° contro l'Atalanta. Curiosità per il cacio champagne di Gigi Maifredi e del suo Bologna, che parte forte vincendo a Pisa 2-0 e otterrà a fine campionato una brillante salvezza.

Campionato 1989/90: come l'anno prima pochi i sussulti. Il Napoli futuro campione d'Italia parte senza Maradona, che vuole andare al Marsiglia e apre un caso. Gli azzurri anche senza il Pibe de Oro partono bene ed espugnano il Del Duca di Ascoli grazie a Massimo Crippa. I campioni in carica dell'Inter superano a fatica la matricola Cremonese grazie a un rigore di Brehme, mentre la novità viene portata dal neopromosso Genoa dell'istrionico Franco Scoglio. L'esordio li vedrà vincere 1-0 contro il Lecce grazie a Davide Fontolan.

Campionato 1990/91: fari puntati sul Tardini di Parma. Gli emiliani conoscono per la prima volta la Serie A e incrociano all'esordio la rinnovata Juventus affidata a Gigi Maifredi e con Roberto Baggio, acquisto dell'estate, in campo. I bianconeri (in quell'occasione in maglia nera) vinceranno 2-1, ma l'epilogo della stagione sarà inaspettato: Juventus fuori dalle coppe europee e Parma invece che si qualifica alla Coppa Uefa.

Campionato 1991/92: è l'anno del nuovo Milan. Finita l'era Sacchi arriva l'uomo della Società Fabio Capello. L'esordio ad Ascoli è la prima di una lunga serie di vittorie. Il Milan vincerà la partita grazie a Marco van Basten e il campionato senza alcuna sconfitta. Il risultato più sorprendente arriva da San Siro. Il Foggia degli sconosciuti allenato da Zdenek Zeman si affaccia in Serie A con una sfacciataggine mai vista nel massimo campionato italiano. E lo si capisce dalla prima partita: A San Siro contro l'Inter Ciccio Baiano porta avanti i suoi. Sarà Massimo Ciocci a pareggiare e risparmiare la figuraccia ai nerazzurri

Campionato 1992/93: è l'anno in cui viene abolito il numero minimo di stranieri tesserabili. Il Milan prende Papin e Savicevic, ma soffre terribilmente contro un Foggia rivoluzionato. I pugliesi, rivelazione della stagione precedente, vendono tutti e ricostruiscono la squadra attingendo quasi esclusivamente dalla Serie C. Ci si aspetta una goleada e invece solo una goffa autorete di Grandini regala al Milan il successo. Il risultato più sorprendente, tanto per cambiare, lo regala l'Inter che perde all'ultimo a Udine contro i neopromossi friulani.

Campionato 1993/94: è l'anno della pay tv. Tele+ acquista i diritti a trasmettere almeno un incontro e Lazio-Foggia è il primo posticipo dell'era televisiva. Finisce 0-0. L'altra novità è rappresentata dal Piacenza, all'esordio in Serie A e senza alcuno straniero. L'esordio non sarà dei più fortunati: ko casalingo 0-3 contro il Torino.

Campionato 1994/95: è il ritorno della Juventus. I bianconeri vinceranno il titolo dopo nove anni ma l'esordio è da dimenticare: 1-1 a Brescia contro una squadra che batterà il record negativo di punti a fine campionato. Grande curiosità per l'esordio del primo americano, Alexi Lalas e del primo giapponese, Kazu Miura. Un incubo per entrambi, con Lalas al centro di una difesa, quella del Padova, che prende 5 gol dalla Sampdoria e Miura che in uno scontro con Franco Baresi si fa male e dovrà stare fermo per diverso tempo.

Campionato 1995/96: torna il Milan e accade l'incredibile. A Padova, alla prima giornata, segna addirittura Franco Baresi, dopo 5 anni di astinenza. Segnerà anche George Weah al debutto e il liberiano sarà l'arma in più per il titolo dei rossoneri.

Campionato 1996/97: la scena se la prende Marcelo Otero, attaccante uruguayano del Vicenza che alla prima di campionato segna quattro gol alla Fiorentina e regala al Vicenza un incredibile successo per 4-2. Ma la prima giornata del 1996 verrà ricordata anche per il capolavoro di George Weah contro il Verona, un incredibile coast-to-coast palla al piede concluso in rete, una delle più belle della storia della Serie A. Clamoroso il pareggio della Juventus, futura campione d'Italia, a Reggio Emilia contro una Reggiana che concluderà il campionato mestamente in ultima posizione.

Campionato 1997/98: è l'anno di Ronaldo, ma la scena alla prima giornata se la prende uno sconosciuto Alvaro Recoba. Contro il Brescia e sul risultato di 0-1, il "Chino" entra e con due botte da fuori area impressionanti (una su punizione) ribalta la partita e salva la panchina di Simoni, già incredibilmente scricchiolante. Moriero lo festeggia "lustrandogli" lo scarpino sinistro, dando vita all'esultanza "Sciuscià" che ogni tanto vediamo ancora.

Campionato 1998/99: due giocatori prendono la scena, il primo è Nicola Ventola, giovanissima punta dell'Inter appena presa dal Bari che con due reti evita all'Inter una figuraccia contro il Cagliari. È lui l'alternativa a Ronaldo, salvo poi infortunarsi seriamente. Fa il giro del mondo l'esordio di Hidetoshi Nakata. Notato dal Perugia ai mondiali di Francia, il giapponese riabilita la figura del calciatore nipponico segnando due reti alla Juventus nel 3-4 per i bianconeri. In Umbria il fantasista diventerà la stella indiscussa.

Campionato 1999/2000: inizia l'era Lippi sulla panchina dell'Inter e l'inizio è esagerato: 3-0 al Verona con tripletta del nuovo acquisto Christian Vieri, mister 90 miliardi. Il seguito del campionato non sarà però all'altezza delle aspettative. La sorpresa della prima giornata la regala la Reggina, per la prima volta in A e in grado di fermare all'esordio la Juventus a Torino: 1-1 e gol di Kallon per i calabresi. Quello del 1999 è anche l'esordio di Andriy Shevchenko che parte subito segnando al Lecce. A fine stagione l'ucraino vincerà addirittura la classifica cannonieri.

Stagione 2000/01: si inizia a ottobre causa Olimpiadi. E la scena se la prende l'Inter. Anzi, Marcello Lippi: la sconfitta contro la Reggina e soprattutto le frasi nel dopopartita dove invita il presidente a esonerare l'allenatore e prendere i giocatori a calci nel culo è rimasta nell'immaginario collettivo.

Stagione 2001/02: l'assoluta novità è il Chievo Verona, squadra di quartiere che trova a sorpresa la Serie A. Per tutti è la squadra simpatia, destinata a retrocedere. E invece i veronesi chiariscono la situazione già dalla prima giornata, vincendo a Firenze 2-0. A fine stagione arriveranno addirittura quinti, dopo essere stati a lungo in testa.

Stagione 2002/03: si parte con la seconda giornata poiché a causa dei problemi legati ai diritti televisivi la prima giornata viene posticipata. I fari sono sul neoacquisto del Milan Rivaldo, che segnerebbe anche un gran gol all'esordio col Modena. Ma il brasiliano lo fa in fuorigioco e non riuscirà a entrare nel tabellino dei marcatori. I rossoneri vinceranno comunque 3-0. Il risultato più sorprendente arriva dal Dall'Ara dove il Bologna impone il 2-1 alla Roma.

Stagione 2003/04: è l'anno di Kakà e Shevchenko. Il brasiliano è il neoacquisto del Milan e già dalla prima partita contro l'Ancona illumina la scena; l'ucraino è al massimo dello splendore e realizza una doppietta per il 2-0 finale. A fine stagione il Milan vincerà lo scudetto con record di punti, Kakà sarà la rivelazione del torneo e Sheva il capocannoniere.

Stagione 2004/05: sulla scena italiana arriva uno svedesone di origini slave destinato a fare la storia degli ultimi campionati, ossia Zlatan Ibrahimovic, acquistato dalla Juventus. E già dalla prima giornata, contro il Brescia si capisce di che pasta è fatto: ingresso in campo nel secondo tempo, semina panico nella difesa avversaria con una fisicità e tecnica impressionante e segna il gol del 3-0. In panchina in quella Juve c'è Fabio Capello, che lo lascerà fuori solo in un'altra occasione, alla terza giornata. Per poi lanciarlo titolare inamovibile e sacrificando Alessandro Del Piero. Ma la prima giornata del 2004/05 è ricordata anche per altri due eventi, il ritorno in A dopo oltre trent'anni del Palermo, che davanti a un Barbera esaurito (e lo sarà per tutta la stagione, con gli abbonamenti andati a ruba) batterà il Siena 1-0 grazie al bomber Luca Toni. Storico anche il ritorno in A del Livorno dopo 55 anni: l'esordio è a San Siro contro i campioni d'Italia del Milan, migliaia di tifosi livornesi si presentano allo stadio in bandana a mo' di sfottò nei confronti del presidente rossonero Silvio Berlusconi, che proprio in quel periodo ne aveva fatto sfoggio. La partita finirà con un sorprendente 2-2 con i labronici vicinissimi a strappare un clamoroso successo.

Stagione 2005/06: l'offerta televisiva aumenta e dopo gli esperimenti nelle ultime partite della stagione precedente, oltre a Sky il calcio passa anche nella piattaforma digitale. Mediaset compra i diritti anche in chiaro della Serie A e 90° minuto cede il posto a Paolo Bonolis con la sua "Serie A". In campo poco di rilevante e un risultato a sorpresa: l'Ascoli, ripescato in Serie A dopo il fallimento del Toro e la retrocessione per illecito del Genoa, costruisce una squadra in fretta in furia per il massimo campionato e riesce nell'intento di fermare il Milan alla prima giornata, 1-1 dopo essere stati persino in vantaggio.

Stagione 2006/07: primo anno post Calciopoli, primo (e unico) anno senza la Juve, che esordisce in B pareggiando a Rimini. In Serie A i tifosi del Milan esultano per Ricardo Oliveira, il cui impatto col calcio italiano è ottimo: gol alla Lazio all'esordio e premesse di una grande stagione. In realtà il brasiliano sarà un flop.

Stagione 2007/08: la Juve torna in A e disintegra il Livorno con 3 reti di Trezeguet e 2 del neoacquisto Iaquinta; l'Inter campione si fa fermare in casa dall'Udinese e il Napoli al ritorno in A prende due sberle dal Cagliari. Curioso quello che accade al Tardini fra Parma e Catania, dove in un momento di tensione fra i due allenatori Baldini arriva a dare un calcio nel sedere a Di Carlo.

Stagione 2008/09: fari puntati su Mourinho e Ronaldinho. Il primo fa un mezzo passo falso a Genova contro la Samp ma si rifarà con gli interessi, andando a vincere il campionato con l'Inter. Il brasiliano incanta all'esordio ma il Milan si fa clamorosamente sorprendere a San Siro dal Bologna. Era dal 1986 che i rossoneri non perdevano all'esordio.
Stagione 2009/10: Diego illude la Juve contro il Chievo, servendo su punizione l'assist a Iaquinta. Il brasiliano, pagato 25 milioni, sarà la grande delusione. Parte male l'Inter che si fa fermare in casa dal neopromosso Bari. L'eroe della giornata è Kutuzov. Poco male: come l'anno prima i nerazzurri bisseranno il campionato e andranno persino a vincere anche Coppa Italia e Champions. Curiosità per la prima di Leonardo come allenatore: buona la prima e successo a Siena per 2-1.

Stagione 2010/11: il Milan fa capire da subito di che pasta è fatto e davanti agli occhi del neo acquisto Zlatan Ibrahimovic strapazza il Lecce per 4-0. La sorpresa della giornata viene da Bari dove la nuova Juve targata Marotta con Delneri in panchina perde contro i padroni di casa, destinati a retrocedere malamente. Per i bianconeri stagione da dimenticare con piazzamento fuori dalle coppe europee.

Stagione 2011/12: è l'anno dello Juventus Stadium ,la grande novità del calcio italiano. Come nel 2002/03 si esordisce con la seconda giornata e i bianconeri nel nuovo fantastico impianto strapazzano il Parma per 4-1. È solo l'inizio di una stagione trionfale. Si capisce invece che aria tira all'Inter dopo l'esordio a Palermo: 4-3 per i rosanero e panchina di Gasperini già in pericolo. Salterà dopo poche settimane.

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