L’Analisi Tattica - Milan-Crotone (1-0): Jack & Hakan, la coppia moderna. Centrocampo diga a 5

L’Analisi Tattica - Milan-Crotone (1-0): Jack & Hakan, la coppia moderna. Centrocampo diga a 5MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 7 gennaio 2018, 18:00Primo Piano
di MN Tactical Analysis

Il 2018 si apre sotto il segno del Milan. Nel giorno dell’Epifania, il Diavolo trova nella calza il primo gol stagionale di Bonucci, marcatura numero uno dell’avventura rossonera. Ma la sfida al Crotone è molto più che l’esaltazione della tenacia del capitano rossonero, nel match contro i ragazzi di Zenga c’è dell’altro. Anno nuovo, vecchie abitudini: torna L’Analisi Tattica di MilanNews.it.

CAMALEONTE DIFENSIVO - Andando oltre all’importanza dei 3 punti immessi nel motore del Diavolo, una delle notizie più liete del pomeriggio milanese per mister Gattuso è la solidità difensiva. Nello specifico, lo zero nella casella dei gol subiti. E se è vero che Budimir e Trotta non sono globalmente noti per eccezionali capacità di bomberitudine, quello che ha impresso a livello tattico è la compattezza del Milan. Una squadra innegabilmente con difetti, ma che inizia a mostrare i primi lati gattusiani. È proprio compattezza la parola chiave per inquadrare il nuovo Diavolo, rialzatosi grazie alla densità e alla vicinanza dei reparti. Cose semplici, da scuola calcio, ma immediatamente efficaci. Anche contro i calabresi, i rossoneri hanno giocato con una lunghezza media di 28 metri: da Donnarumma a Cutrone, tutti in 28 metri. Unità e capacità di soffrire, miscelate in un difensivista 4-5-1 in fase di non possesso. Come dimostrano i dati forniti dalla Lega Serie A, quando il Milan deve subire il fraseggio avversario attua meccanismi difensivi precisi: la linea a 4 cerca di alzarsi, Kessie-Biglia-Bonaventura formano una diga alla quale si aggiungono i pilastri esterni Suso e Çalhanoglu. Uno schermo a 5 rapidamente costruito, con il preziosissimo lavoro ombra di Patrick Cutrone a punzecchiare le fonti di gioco nemiche, come fosse una fastidiosa zanzara. Dote innata e migliorata con gli insegnamenti di Nikola Kalinic. In un battito di ciglia, il Milan passa dal 4-3-3 ad un coperto 4-5-1, capace di fornire maggior copertura a Gigio. 

JACK & HAKAN - Dopo un lungo girovagare, il Diavolo pare aver imboccato la strada giusta per la propria catena di sinistra. Una zona del campo che ora sa di calcio, quello vero, quello che giocano i grandi club europei. Dimensione alla quale, tra l’altro, il Milan appartiene. Innumerevoli prove, tentativi, stravolgimenti e cambi per arrivare, forse, alla soluzione più logica e semplice. Ad Hakan piace giocare largo a sinistra per sua stessa ammissione, discorso valido per Jack in mezz’ala. Facile capire dunque come il binario mancino del Milan stia tornando a funzionare in maniera pericolosa. Perché se è vero che su 36 azioni offensive contro il Crotone 16 sono passate dal duo Kessie-Suso, nessuno in campo ha calciato più di Bonaventura e Çalhanoglu. Un binomio dinamico, offensivo, con tempi di inserimento e capacità balistiche, ma anche duttilità ed attitudine al sacrificio. Jack & Hakan hanno prodotto ben 11 conclusioni (6 Bonaventura, 5 Çalhanoglu), 4 delle quali del turco in porta sventate da Cordaz. Una zona altamente pericolosa per la retroguardia avversaria, capace di attirare su di sé le attenzioni. Il QI calcistico dei due permette scelte multiple al Diavolo: attaccare, cercare un triangolo, verticalizzare per la punta, premiare la mezzala destra, calciare dalla distanza o cambiare sul fronte opposto per Suso (quella pennellata di 60 metri del primo tempo è un’opera d’arte). Una coppia sfrontata, una coppia che attacca, produce, crea e difende. Una coppia figlia del calcio moderno, quello fatto di doppia fase e completezza. Più semplicemente Bonaventura e Çalhanoglu, Jack & Hakan.

Di Daniele Castagna e Pietro Mazzara