Le due facce del Milan e il grande equivoco tattico: il derby specchio del limbo rossonero

Le due facce del Milan e il grande equivoco tattico: il derby specchio del limbo rossoneroMilanNews.it
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lunedì 16 ottobre 2017, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

A metà ottobre sarebbe prematuro, e pressoché azzardato, lasciarsi andare ad eccessi di negatività, nonostante le dolorosissime sconfitte. Eppure quello che sta accadendo al Milan deve obbligatoriamente essere spunto di riflessione, anche tecnica e tattica, soprattutto dopo un derby perso in quella maniera ed una ripresa ben giocata grazie ad ottimi spunti offensivi. Cos'è che non va in questa squadra? Perché vengono commesse disattenzioni gravi in difesa? Perché si tende a favorire il modulo piuttosto che i calciatori, quelli più decisivi?

LE DUE CONSIDERAZIONI DI MONTELLA - Dopo il bruciante 3-2 subito al novantesimo, Vincenzo Montella ha risposto alle consuete domande dei giornalisti nel postpartita, analizzando anche la questione del modulo e della difesa a tre, evidenziando due considerazioni piuttosto chiare. "Dei tre difensori l'unico che ha giocato in una difesa a tre è Bonucci. - Ha dichiarato l'Aeroplanino a Sky Sport -  Ci stiamo lavorando, arriveremo a migliorare anche questo. Ho cambiato modulo per Bonucci? No, perché non abbiamo l'alternativa a Suso e Bonaventura nel 4-3-3. Con la cessione di Niang la squadra si è delinata in un certo modo e non avevamo alternative se non Borini". La prima riflessione è legata ad una difesa che ancora deve trovare un suo equilibrio, come dimostrato anche nel derby, dove Icardi ha goduto di un'incredibile quanto imprevista libertà in mezzo all'area. La seconda è legata al modulo, modificato non tanto per Bonucci, ma per una trasformazione della rosa che ha portato all'impraticabilità del sistema di gioco che offriva più certezze.

IL GRANDE EQUIVOCO TATTICO - Guardando alla recente stracittadina è chiaro ed evidente il cambio di registro tra primo e secondo tempo. Sicuramente Montella avrà toccato i giusti tasti nello spogliatoio, ma è innegabile che lo spostamento di alcuni giocatori ha fatto la differenza: ci riferiamo ovviamente a Bonaventura e Suso. Con la sistemazione della ripresa il duo iberico-marchigiano ha ritrovato meccanismi più simili al passato, tanto da elevare esponenzialmente il loro contributo offensivo, segnare due gol e sfiorarne altri. Nonostante una campagna acquisti economicamente faraonica, Jack e Suso restano i giocatori più decisivi in casa rossonera, soprattutto in gare del genere. Sacrificarli in relazione al modulo è davvero la scelta più saggia? Ritornare al 4-3-3 sarebbe da un lato paradossale, visto che si butterebbe a mare un mese e più di lavoro, ma forse aiuterebbe la squadra a ritrovare certezze. Oltretutto, come giustamente sottolineato da Montella, mantenere un tridente offensivo con soli tre esterni di ruolo sarebbe quasi impossibile, a meno che non si decidesse di preservarli totalmente in Europa League, confidando di chiudere al più presto il discorso qualificazione.