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Berlusconi: "Con Mr. Bee ci siamo dati tre scadenze. Vogliamo chiudere e rendere il Milan nuovamente competitivo"

LIVE MN - Berlusconi: "Con Mr. Bee ci siamo dati tre scadenze. Vogliamo chiudere e rendere il Milan nuovamente competitivo"MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
sabato 20 febbraio 2016, 15:49Primo Piano
di Antonio Vitiello
fonte dall'inviato Thomas Rolfi

Finisce qui la conferenza del presidente Berlusconi.

Berlusconi sui prossimi trent'anni: “Vi saprò dare una risposta realistica al termine dei prossimi 30. Ora troviamo ancora la passione e il divertimento nel Milan. Non vedo difficoltà per il momento, la mia famiglia credo che resti a portare avanti la sua storia legata al Milan. Spero che Galliani trovi la cura giusta di supposte per restare in forma”.

Su Balotelli: “Mihajlovic l'ha voluto lui e ha detto che se non si comportata bene lo porta in camera e lo riempie di botte (ride di gusto).

Su Mihajlovic e su cosa deve fare per la riconferma: “Deve vincere da qui alla fine del campionato. Se le vince tutte mi vedrà facilmente convinto. Ai ragazzi ho detto che devono crederci. La rosa del Milan è ricca di talenti. In attacco abbiamo un certo signor Menez, abbiamo Balotelli che se si tagliasse il ciuffo ha delle attitudini atletiche e tecniche inarrivabili. In allenamento gli vedo fare di quei tiri incredibili e anche il controllo di palla è eccezionale. Solo che ha la caratteristica in campo di non assumere la posizione adeguata. Io gliel'ho detto a Balotelli: perché cavolo tu giochi sempre nella nostra metà campo (urla in conferenza)”.

Ancora sulla cessione: “Il marchio Milan ingolosisce molto sia per le scuole, che per i ristoranti che per le rinascenti cinesi. Quando si parla di cifre bisogna moltiplicare per 24 le cifre consuete. Poi anche la vendita del marchio per qualunque oggetto attinente con lo sport, occhiali, bevande energetiche ecc. Questo piano ci è piaciuto molto e quindi speriamo di concludere con Taechaubol. Abbiamo rifiutato tante offerte che però abbiamo capito che erano tese solo alla popolarità del soggetto in questione. Purtroppo con Mr. Bee i problemi derivano dal collasso delle borse cinesi e quindi alcuni sponsor si sono ritratti e Mr. Bee sta cercando nuovi sponsor anche non in Cina. Noi abbiamo bisogno di aumentare i capitali per rendere competitivo nuovamente il Milan. Abbiamo davvero la fila, tante offerte interessate al Milan e ci siamo resi conto di quanto sia considerato il Milan”.

Sulla scadenza con Mr.Bee: "Ci siamo già dati tre scadenze: a luglio, a settembre e ora a inizio anno. A noi piace molto lui, perché ci ha presentato un piano di commercializzazione del marchio dove poter ricavare 100 milioni solo in Cina. Poi ci sono le altre nazioni".

Su Van Basten: "Negli spogliatoi della semifinale vinta 5-0 contro il Real Madrid vidi Marco Van Basten stranamente a fine partita non così contento e allora gli dissi "Marco non ti vedo così soddisfatto", mi ha risposto che non era contento perché avrebbero potuto raggiungere un risultato ancor più storico contro il Real Madrid. Il presidente del Real Madrid Mendoza dopo quella partita mi ha risposto 'Silvio io ti odio' (ride, ndr)".

Episodio del petrolio: "Vi racconto un episodio che non c'entra con il calcio. Ero da presidente del consigli in Qatar. Il presidente del governo mi chiese se volevo visitare la capitale. Feci un giro e vedi 25-30 grattacieli bellissimi in cui improvvisamente si accese la luce. Mi ha spiegato che erano tutti grattacieli vuoti. Quando lo sceicco vede in giro per il mondo un palazzo che gli piace, lo fa ricostruire qua in Qatar. Di fronte alle mie perplessità ha risposto che non c'era motivo di tenere il petrolio sotto terra. Questo per raccontare che hanno talmente tanti soldi che è impossibile competere con loro. Bisogna trovare dei modi alternativi per trovare dei capitali, per esempio con squadre di un certo blasone e che hanno appeal su questi mercati".

Sulla riforma legata al suo nome che vorrebbe nel calcio italiano: "Ce ne sono tante, la formula della Champions ad esempio. Oggi ci son altre cose che mi piacerebbe vedere per esempio ho ancora la fissa che si giocassero le partite con il tempo effettivo come nel basket. Ci sono dei tempi che si perdono. Un giorno arriverà, perché è una cosa così ragionevole e con la tecnologia di oggi sarebbe fattibile. E poi c'è sempre la formula di una coppa dei campioni formata solo da club di un certo livello come fatturato e come capienza di stadio. Un altro campionato invece, fatto di squadre emergenti, per trovare anche loro un palcoscenico europeo" 

Su una squadra che lo diverte: "Il Barcellona"

Su un giocatore che piacerebbe giocasse nel Milan: "Non mi faccio di questi appetiti. I campioni che mi piacerebbero sono quelli del Barcellona e del Real Madrid, ma hanno delle quotazioni impossibil. Le quotazioni dei giocatori è un problema per tutti i club che non hanno soci che vengano dai paesi del petrolio. Sono entrati capitali enormi nel calcio da parte di soggetti che non hanno limiti di spesa. Per i vari giocatori si danno delle valutazioni fuori misura rispetto alla situazione economica".

Attualità: "Il Milan di adesso ha la possibilità di fare una formazione titolare di soli italiani in difesa. Abbiamo Donnarumma, tre terzini italiani, anche Calabria è stato chiamato dall'Under 21. In mezzo abbiamo Ely che ha passaporto italiano. In mediana abbiamo poli e Montolivo, Bonaventura, che io vedo dietro le punte. El Shaarawy non siamo riusciti a convincerlo a fare la punta. Poi abbiamo dovuto prendere il colombiano Bacca, straordinario killer dell'area di rigore. Ora abbiamo Adriano, magari lo adotta Galliani visto il nome. Questo è il punto rapido sul trentennale. Ho telefonato stamattina a Confalonieri per dire di un problema alla caviglia e mi fa che alla nostra età se non abbiamo dolore siamo già morti". 

Gli obiettivi: "Nel calcio come nella politica. Ci sono i cicli. Ora stiamo guardando avanti cercando di partire dai nostri giovani del vivaio. Ne abbiamo 6 in squadra. Ci piacerebbe mettere in campo una squadra totalmente italiana. Purtroppo ci sono dei problemi, perché per i tanti stranieri che ci sono sarà difficile da realizzare".

I ricordi: "Quando arrivammo il calcio italiano era un calcio difensivo basato sul contropiede. Noi partendo dal concetto di scendere in campo padroni del campo e del giuoco mantenendo sempre il concetto di lealtà (quando parlai di lealtà tutti mi guardarono male). Questo è stato praticato per molti anni, anche se non si può sempre vincere.

Inizia il discorso del presidente: "30 anni, siamo vecchi eh Adriano? Però abbiamo avuto coraggio da vendere quando abbiamo deciso il 1 luglio dell'87 quando abbiamo portato tutti a Pomerio in un ritiro di 2 giorni spirituale in cui ho detto dobbiamo vincere campionato, coppa dei campioni e intercontentale l'anno successivo. Il programma per raggiungere questi traguardi è questo, compreso le proteine da non mangiare durante la partita. L'abbiamo fatto, è stato raggiunto il risultato previsto, e poi abbiamo intrapreso una carriera di tanti anni di successi con il bel gioco".

Oggi il Milan festeggia i 30 anni di presidenza Silvio Berlusconi. Il patron rossonero è arrivato a Milanello per pranzare con i due amministratori delegati e la squadra. Dopo ha incontrato la stampa in sala conferenza, segui il live su MilanNews.it.