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Speciale #Silvio80, Galliani: "E' stato un grande innovatore". Kakà: “Berlusconi un vincente". Maldini: "Mi ha trattato come un figlio". Sheva: "E' stato importante nella mia vita"

LIVE MN - Speciale #Silvio80, Galliani: "E' stato un grande innovatore". Kakà: “Berlusconi un vincente". Maldini: "Mi ha trattato come un figlio". Sheva: "E' stato importante nella mia vita"
giovedì 29 settembre 2016, 20:31Primo Piano
di Redazione MilanNews
fonte a cura di Pietro Mazzara e Simone Nobilini

20.40 - Adriano Galliani e Marco Van Basten concludono così il loro intervento, nonchè la tramsissione stessa, a Tiki Taka, per gli 80 anni di Silvio Berlusconi: "Sono stato a pranzo con lui, mi ha cambiato la vita e mi ha insegnato tante cose e gli faccio gli auguri più sinceri". "Faccio lui gli auguri, sono contento di aver lavorato con lui, è un campione". 

20.35 - Andriy Shevchenko dichiara a Tiki Taka: “Il Milan in cui ho giocato era una musica perfetta, una cosa impossibile da spiegare, c’era un senso di gruppo e di stare insieme straordinario, eravamo tanti campioni ma eravamo un famiglia e questa è stata una cosa anche più bella della vittorie. Carlo Ancelotti era fantastico nella gestione del gruppo, è stato importante per la mia carriera. Il mio rapporto con Silvio Berlusconi? La prima volta che ho visto il presidente Berlusconi è stata in un’amichevole a San Siro. Mi ha dato l’impressione di una persona molto gentile, intelligente, allegra e con tanto sole dentro, con molto carisma. E’ stato molto importante nella mia vita, non solo in quella calcistica, mi è stato vicino quando mio padre stava male e poi aveva molto affetto personale per me. Purtroppo mio padre è morto però ha vissuto altri 15 anni solo grazie a Berlusconi. Un rimpianto al Milan? Vorrei rigiocare solo una partita, la finale di Champions di Istanbul perché dovevamo vincerla noi”.

20.20 - Paolo Maldini, a Tiki Taka, dichiara: “Il primo incontro con Berlusconi? Arrivò nella sala pranzo e ci fece il discorso dove ci disse che voleva che la nostra diventasse la squadra più forte al mondo. Sinceramente alcuni si misero a sorridere ma quello era solo l’inizio di un’epoca incredibile guidata da Silvio Berlusconi. Con il presidente ho sempre avuto un rapporto particolare perché ho più o meno la stessa età di Piersilvio, con cui mi frequentavo, e quindi andavo spesso ad Arcore anche quando non c’era. Mi trattava veramente come un figlio. A livello tecnico il suo sogno è sempre stato quello di vedermi giocare in attacco, e ogni tanto lo diceva anche agli allenatori perché diceva sempre che io avevo le caratteristiche per fare il centravanti. Con mio padre ha avuto un rapporto bellissimo, l’ha sempre voluto accanto a sé e l’ha sempre ritenuto un consigliere importante, anche perché lui era tifoso del Milan quando mio papà giocava nei rossoneri. C’era un forte legame tra di loro. Il suo rapporto con lo spogliatoio? Ogni tanto ci ha chiesto consigli nella scelta degli allenatori ma non ci siamo mai permessi di influenzare le sue scelte, anche perché sono sempre state decisioni vincenti. Lui, soprattutto negli anni di Ancelotti, ha sempre avuto l’idea di un possesso totale, di tenere la palla per 90 minuti e io molte volte cercavo di fargli capire che non era sempre facile, soprattutto contro squadra forti come Barcellona, Real Madrid, Juventus o Inter. E’ un esteta e di conseguenza per lui era quasi più importante giocar bene piuttosto che vincere. Era molto contento quando giocavamo bene e vincevamo e questo, grazie a Dio, è successo veramente tante volte”.

20.16 - Demetrio Albertini: “La società è sempre stata brava ad essere convincente con i giocatori. E noi ci siamo affezionati e ci siamo sempre sentiti a casa”.

20.10 - Spazio poi a Ruud Gullit: "Sono diventato un professionista al Milan e gli anni al Milan mi hanno fatto diventare un uomo, oltre che un giocatore professionista. Il rapporto con Franco Baresi? E’ una brava persona, un vero capitano, faceva tutto per il bene del Milan e io sono stato orgoglioso di essere stato un suo compagno di squadra. Lo stimo ancora molto anche se dopo gli anni al Milan abbiamo preso strade diverse e siamo finiti in parti diverse del mondo. Aneddoti delle mie stagioni al Milan? In Italia ho cercato di portare anche la mia mentalità olandese, quella di non aver mai paura di niente e di pensare di essere sempre il migliore. Al Milan appena arrivato ci hanno fatto stare un ritiro di 10 giorni, non ero abituato e ho chiesto di andare al cinema. Io e Van Basten siamo andati al cinema. E poi una volta prima di una partita contro il Real Madrid Ancelotti mi prese in giro perché lui non aveva chiuso occhio mentre io avevo dormito tutta la notte senza sentire la tensione per la gara e non si capacitava come avessi fatto”.

20.05 - Piccolo ricordo anche da Giovanni Galli: "Ricordo il rigore di Baresi, a Belgrado, contro la Stella Rossa: ammutolì tutto lo stadio. Era il primo di quella lotteria“.

20.01 - Adriano Galliani su Totti: “Ci provammo a portarlo al Milan, ma la sua famiglia decise di rimanere a Roma”.

19.54 - Marco Van Basten ha poi svelato un siparietto con Tassotti relativo al gol realizzato di testa a Madrid, contro il Real, nella stagione '88-'89: "Mi ricordo sempre che Mauro parlava sempre e solo dell’assist che mi aveva fatto, ma ricordo anche che quello che ho fatto io con la testa non è niente male...".

19.48 - Torna a parlare anche Capello: "Quanto sarebbe costato Van Basten se giocasse adesso? Avrebbe una clausola da 200 milioni. Montella? Sta facendo bene: la squadra deve essere rinforzato, non ha un grandissimo livello di giocatori: ha giocatori buoni ma per poter vincere ci vuole qualcosa di più. Però la mano dell’allenatore si vede. Soprattutto ci vuole Bacca: lo stavano vendendo e infatti mi chiedo come mai, ma meno male che è rimasto".

19.45 - Ancora Arrigo Sacchi, con un aneddoto sulla finale di Champions giocata e vinta a Barcellona contro la Steaua Bucarest: ""Come si prepara una finale? Dipende da come ci arrivi: eravamo in una situazione fisica straordinaria con la Steaua. Lessi solamente ciò che scriveva un giornalista ed era il contrario di tutto ciò che avevamo fatto noi in due anni di lavoro. Lessi ai miei questo articolo, in cui si diceva che giocavamo contro i maestri del palleggio, e ci incoraggiava ad uccellarli in contropiede. Lo dissi ai giocatori, ed un paio si alzarono e mi risposero: "Li attacchiamo dal primo minuto". I ragazzi davvero ti emozionavano, e prima della partita toccai la testa a tutti loro e dissi a Franco: come ti senti? E lui cosa doveva dirmi, se non vinciamo…".

19.35 - Queste le parole di Ricardo Kakà a Tiki Taka: “Sette anni al Milan hanno significato tantissimo per la mia vita personale e professionale. Se oggi sono la persona che sono molto è dovuto a quei sette anni: ho sempre cercato di trattare la gente e i tifosi con molto rispetto e con tantissimo amore. Penso sia un sentimento reciproco. Il mio rapporto con Berlusconi? Quando penso a Silvio Berlusconi  la mia prima sensazione è quella di una persona vincente, di un imprenditore, di una persona con una storia e interessante. Il mio rapporto con lui era soprattutto sul calcio, anche se lui parlava spesso di molte altre cose il nostro rapporto era legato al calcio. Una partita e un gol dedicati al presidente Berlusconi? La partita dico la finale di Champions ad Atene nel 2007 che è stato il momento più importante al Milan, dopo due anni dalla finale persa a Istanbul. E il gol dico quello a Manchester nel 2007, in semifinale, uno dei miei gol preferiti: è stato un ringraziamento dell’opportunità per aver giocato in una squadra come il Milan che era la sua squadra”.

19.18 - Filippo Galli: “C’è un ricordo straordinario, si è vinto tutto. C’era un’organizzazione perfetta e noi dovevamo andare in campo con il solo pensiero di dover vincere le partite”.

19.16 - Prime parole anche per Arrigo Sacchi, tra vecchi ricordi sulla manovra offensiva rossonera e un consiglio...particolare: " Quando attaccavamo? Avevamo 5 o 6 attaccanti…Il Napoli? Ha una buona organizzazione di gioco. Se avevo consigliato Sarri al Milan? Lasciamo stare…"

19.15 - Presente a "Tiki Taka - Sul tetto del mondo" anche Marco Van Basten, ovviamente tornato sui tempi d'oro rossoneri: "Abbiamo avuto la fortuna di trovare grandi giocatori italiani che difendevano bene, eravamo una sola cosa forte, mica erano solo gli olandesi a fare il Milan. Ci sono tanti moduli, ma la differenza la fanno i giocatori, non il sistema. Un allenatore deve capire quanto sono bravi i giocatori per capire poi che modulo usare". 

19.13 - Galliani sul modulo preferito da Berlusconi: “Il presidente ha sempre avuto un modulo preferito e ne parlavamo anche oggi, ovvero il 4-3-1-2”.

19.11 - Queste le prime parole di Adriano Galliani nel corso dello speciale Tiki Taka dedicato agli 80 di Silvio Berlusconi: “Van Basten e Baresi sono due tra i più grandi giocatori che il Milan ha avuto negli ultimi 30 anni. Il Milan di questi 30 anni è figlio dell’innovazione che Silvio Berlusconi ha portato. Ha innovato non solo il calcio, ha fatto nascere la tv commerciale, ha fondato un partito e in sei mesi divenne premier”.

19.10 - All’interno di “Tiki Taka – Sul tetto del mondo”, l’edizione speciale dedicata agli 80 anni di Silvio Berlusconi, in onda alle ore 19.00 su Italia 1, sarà trasmessa un’intervista esclusiva all’ex attaccante del Milan Dejan Savicevic.che dichiara: “Il giorno del mio cinquantesimo compleanno Berlusconi mi ha chiamato per gli auguri. Mi ha fatto molto piacere che si è ricordato. Lui mi voleva a tutti i costi nel Milan, mi aveva visto molte volte in televisione e decise di prendermi e portarmi a Milano. Una volta il presidente Berlusconi disse allo staff tecnico e a Capello che se un giocatore che aveva sempre giocato bene, non riusciva a esprimersi al meglio al Milan il problema era loro, non del giocatore. Il mio rapporto con Capello? In quel periodo era uno dei più grandi allenatori al mondo. Dopo Sacchi tutti pensavano fosse finito un ciclo, invece lui l’ha prolungato e abbiamo vinto Scudetti e Champions. Con lui all’inizio ho avuto dei problemi perché c’erano i tre olandesi che in quel periodo erano i giocatori più forti al mondo e lui non voleva cambiare. Noi altri stranieri, io Boban e Papin eravamo le seconde scelte, Capello ci dava poche occasioni e sinceramente io non ero contento. Dopo un anno e mezzo però cominciai a giocare e penso di aver dimostrato di poter essere un giocatore da Milan”.

19.08 - Queste le parole di Fabio Capello nel corso dello speciale Tiki Taka dedicato agli 80 anni di Silvio Berlusconi:

Su Savicevic: “All’inizio non correva tanto, e lo toglievo. Berlusconi voleva che giocasse. Poi ha iniziato a giocare ed è diventato indispensabile. È stato un giocatore straordinario”.

Sulla finale di Atene: “E’ stata una goduria vincerla in quel modo, l’avevamo preparata alla grande e i giocatori fecero tutto alla perfezione. E il gol di Savicevic è un colpo che solo un genio può fare”.

Amici di MilanNews.it benvenuti alla diretta testuale della puntata speciale di TIki Taka dedicata agli 80 anni di Silvio Berlusconi. Nel corso della serata interverranno numerosi ospiti che racconteranno aneddoti che andranno a ripercorrere i 30 anni di presidenza Berlusconi.