Mancanza di alternative e di tempistiche: il mercato rossonero delude nonostante gli 80 milioni spesi

Mancanza di alternative e di tempistiche: il mercato rossonero delude nonostante gli 80 milioni spesiMilanNews.it
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martedì 1 settembre 2015, 12:01Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il mercato estivo condotto dal Milan, almeno a livello di cifre e di nomi, è stato importante visto l’investimento complessivo da oltre 80 milioni di euro che la società ha effettuato per provare a cambiare volto alla squadra di Sinisa Mihajlovic. Gli acquisti di luglio di Carlos Bacca, Andrea Bertolacci e Luiz Adriano sembravano il prologo ad un mese di agosto ancor più scoppiettante, con grandi nomi messi nel mirino e le aspettative dei tifosi che, giustamente, salivano giorno dopo giorno nella speranza di vedere finalmente completata e rinforzata una rosa che, da anni, presente sempre gli stessi, cronici, limiti tecnici.

MANCATO COLPO – Gli obiettivi e gli sforzi che addetti ai lavori e non si sarebbero aspettati da parte dei rossoneri erano quelli relativi al centrocampista di qualità e a Zlatan Ibrahimovic. Partendo dal mediano, il Milan non ha saputo individuare con forza delle alternative vere ai piani A. Perché se salta l’arrivo di Kondogbia (schiaffone di Ausilio e Fassone a Galliani), si sarebbe dovuta avere pronta un’alternativa di pari livello o, quantomeno, con le stesse caratteristiche tecniche. Invece per Sissoko e Rafinha sono stati fatti solo dei timidi sondaggi, Gundogan non è mai stato trattato e uno come Illaramendi ha preferito tornare alla Real Sociedad, soprattutto per una questione di tempistiche, visto che il sondaggio del Milan è arrivato quando il basco era già prossimo alla firma con la sua ex squadra. Gli arrivi di Bertolacci e Kucka, inoltre, sulla carta non hanno ancora dato alla mediana rossonera quel salto necessario e il mancato arrivo di Witsel ha aumentato i rimpianti.

QUESTIONE DI TEMPO – Il problema vero, che si è verificato anche in questa sessione, è il tempo. Perché arrivare sempre e comunque all’ultimo giorno di mercato per cercare di fare il colpo? I giorni del condor, questa volta, non hanno prodotto nulla se non le cessioni in prestito (ne parleremo in giornata) di Matri e Mastour e quella a titolo gratuito di Zaccardo. Tutti si sarebbero aspettati un assalto deciso a Witsel, ma una trattativa simile andava imbastita con forza prima della campana finale. Lo Zenit, osso duro, andava lavorato ai fianchi e le dinamiche intercorse nella trattativa hanno anche influito sul suo sviluppo che, ribadiamo, andava anticipato. Berlusconi ha stoppato l’ultimo grande investimento di questo mercato ritenendo di aver già messo a disposizione di Galliani il budget necessario a rinforzare la rosa. Una rosa che, tuttavia, è rimasta incompleta e che solo Mihajlovic potrà e dovrà rendere competitiva.