Menez a Forza Milan!: "Pippo come Ancelotti, mi ha conquistato. Voglio dimostrare il mio valore ed essere protagonista. Smentiremo chi non crede in noi"

Menez a Forza Milan!: "Pippo come Ancelotti, mi ha conquistato. Voglio dimostrare il mio valore ed essere protagonista. Smentiremo chi non crede in noi"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
mercoledì 17 settembre 2014, 22:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

Ai tifosi milanisti sono bastati pochi mesi e un paio di partite per innamorarsi di Jeremy Menez. È l’uomo copertina del nuovo Milan di Filippo Inzaghi, il campione che sta trascinando la squadra a suon di gol e giocate strappa applausi. Il francese ha parlato ai microfoni di "Forza Milan!", il mensile ufficiale del club, partendo dal principio, cioè da quel primo colloquio, avvenuto a Ibiza, con Adriano Galliani e lo stesso Pippo: "Le sue prime frasi - ha dichiarato l’ex Psg, riferendosi al tecnico - hanno subito mostrato la totale fiducia che riponeva in me. Sono state parole importanti che mi hanno conquistato. Io posso rendere al meglio, soprattutto se tecnici e compagni credono che io sia importante per la crescita e i successi del gruppo. Quando abbiamo finito l’incontro, ho telefonato al mio procuratore e gli ho detto di trovare presto un accordo, perché il Milan sarebbe stata la soluzione ideale per me". E l’avventura in rossonero non poteva certo iniziare meglio di così: "Sento forte lo stimolo di dimostrare a tutti quale sia il mio reale valore. Per questo motivo mi sono messo subito a disposizione della squadra, una squadra che ha cominciato a crescere. Siamo convinti di smentire chi non crede in noi. Insomma, per me e per il Milan è un anno importante, dopo una stagione difficile e complicata per entrambi". Jeremy è in cerca di riscatto, dopo l’ultima, deludente stagione a Parigi. Ora è un giocatore diverso, molto più esperto rispetto al promettente ma discontinuo talento ammirato a Roma: "Considero positiva la mia esperienza a Roma, certamente però avrei potuto dare ancora di più. Ero molto giovane, ora sono cresciuto sia a livello professionale sia a livello umano. Sono diventato padre, sono maturato soprattutto nella testa.

Sembrerà una cosa banale o scontata ma, quando stai bene nella vita privata, diventa poi facile rendere al meglio anche sul campo". Un nuovo Menez, dunque, maturato anche dal punto di vista tecnico-tattico: "Il sinistro è diventato quasi... come il destro - ha affermato -. Ma non voglio certo fermarmi qui: sarebbe un errore di presunzione, che credo nessun giocatore possa permettersi. Stiamo costruendo un progetto nuovo, a livello di gruppo. In questo progetto voglio essere uno dei protagonisti, dopo un anno, ripeto, molto complicato per me". Dopo essere entrato nel cuore dei tifosi, Jeremy è pronto a diventare un leader di questo nuovo Milan: "La responsabilità non mi pesa né mi spaventa. Ho vinto tanto nei tre anni con il Paris Saint-Germain e mi piacerebbe portare la mentalità vincente anche in questa squadra giovane, costruita per regalare emozioni ai nostri tifosi". La storia con il Psg si è incrinata dopo la partenza di Carlo Ancelotti, un allenatore che Menez ha sempre stimato. E che Inzaghi spera di poter emulare: "Un elemento che sicuramente li unisce è la passione per il calcio - osserva il numero sette rossonero -. Per me Ancelotti è stato quasi come un padre, una persona d’oro. Io non posso che augurare al nostro mister di ricalcare le orme di Carlo. Mi sembra di aver già intravisto delle qualità importanti come la cura dei particolari, la totale concentrazione sul lavoro, il dialogo con il gruppo. Tutti elementi fondamentali per diventare un grande tecnico". Il Campionato è iniziato bene, con due vittorie su due partite disputate. La strada, però, è lunga e le avversarie di spessore, ma questo Milan ha voglia di stupire, con umiltà e sacrificio: "Sulla carta siamo indietro rispetto a Juventus e Roma, le protagoniste della scorsa stagione. Tuttavia se ci aiutiamo, se rimaniamo uniti, se siamo convinti del lavoro da svolgere giorno dopo giorno, potremmo divertirci e vincere, che poi è il divertimento maggiore".