Milan, anche la squadra finisce sotto accusa: basta parole, servono i fatti!

Non poteva esserci domenica peggiore per i tifosi rossoneri: prima il Milan ha pareggiato clamorosamente sul campo del Benevento, che ha ottenuto il primo punto del suo campionato, e poi è arrivata la vittoria dell’Inter che è diventata la nuova capolista della Serie A. Il 2-2 del Vigorito lascia tanto amaro in bocca al Diavolo che pensava ormai di aver vinto, ma all’ultimo minuto ecco la rete del portiere dei campani Brignoli. Nonostante il cambio in panchina, la tanto attesa scossa non c’è purtroppo stata.

ESORDIO AMARO - Rino Gattuso si aspettava senz’altro un altro debutto sulla panchina della prima squadra milanista, ma nel post-partita ha difeso i suoi giocatori, spiegando che la squadra ha dato tutto in campo: “I ragazzi ce l’hanno messa tutta. Ho visto una squadra che ha dato tutto. Abbiamo preso un gol beffa. Per lo spirito che hanno messo in campo, sicuramente possiamo fare molto molto meglio, ma ho visto spirito e ragazzi che si sono sacrificati”. In un momento negativo come questo, il neo tecnico rossonero non vuole mettere ulteriore pressione sulle spalle dei giocatori, ma è chiaro che questo non può essere il vero Milan, altrimenti anche l’Europa League rischia di diventare un’utopia.

BASTA PAROLE - Dopo l’esonero di Montella, tocca ai giocatori del Milan prendersi le proprie responsabilità, soprattutto se non si riesce a vincere contro l’ultima in classifica che prima di oggi aveva zero punti in classifica. Per la squadra milanista non è più il momento delle parole e dei proclami, ora servono solo i fatti perché i tifosi rossoneri non si meritano di vivere giornate così. “E’ normale che in questo momento si debba capire tante cose, quando le cose succedono è perchè ce le andiamo a cercare, dobbiamo migliorare sull'aspetto di mentalità e fisico, perchè così come stiamo facendo non basta" il commento di Gattuso dopo il match. Montella ha già pagato, Fassone e Mirabelli sono finiti da tempo nel mirino delle critiche, ora è il momento per chi scende in campo di prendersi le proprie responsabilità.