Milan, contro l'Arsenal sarà...questione di storia: dalle origini dei Gunners al mito degli invincibili, fino ai recenti incroci

Milan, contro l'Arsenal sarà...questione di storia: dalle origini dei Gunners al mito degli invincibili, fino ai recenti incrociMilanNews.it
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venerdì 23 febbraio 2018, 18:35Primo Piano
di Simone Nobilini

Se per le ultime gare disputate in Europa League contro Rijeka e Ludogorets si era parlato di sfida inedita, al pari degli incroci nel preliminare e playoff della competizione contro Universitatea Craiova e Shkendija, l'ottavo di finale che vedrà impegnato il Milan di Rino Gattuso nell'ennesimo step verso la finale di Lione metterà sulla strada dei rossoneri l'Arsenal, in un incrocio dalle reminiscenze piuttosto recenti per ambo i club. In vista del doppio confronto tra Milano e Londra, valido per l'accesso ai quarti di finale, andiamo a conoscere meglio la storia di club che, ormai da anni, non necessita di particolari presentazioni, tra curiosità legate alle origini e un volto cambiato sensibilmente negli anni a venire.

LE ORIGINI - Dici Arsenal, pensi (chiaramente) alla pù logica delle traduzioni in italiano: l'abito che fa il monaco, almeno per stavolta, in un'osservazione più che dovuta e corretta. Perchè le origini del club londinese nascono proprio da un arsenale, situato nel sobborgo Woolwich a Londra, dove nel lontano 1886 David Danskin, da umile lavoratore con piena licenza di svagarsi giocando a calcio, diede vita al desiderio che avrebbe da sempre voluto realizzare: creare una squadra di football insieme ad altri colleghi della stessa fabbrica, provenienti da varie zone del Regno Unito. Sogno divenuto realtà con la nascita del Dial Square FC, dal nome di uno dei laboratori presenti nell'azienda, e proseguito con il definitivo ingresso nel mondo del calcio professionistico cinque anni più tardi, con ulteriori cambiamenti di nome (da Royal a Woolwich Arsenal, passando per il semplice definitivo ed attuale nome del club), adesione di nuovi membri e la prima divisa finalmente indossata, grazie al bel gesto del Nottingham Forest: su richiesta di due ex giocatori dei reds trasferitisi a Londra per lavoro e parte della neonata squadra, infatti, la società inviò un kit di maglie rosse e palloni per fornire materiale ad una realtà allora minuscola che, con il tempo, sarebbe poi arrivata ai vertici del calcio europeo. Utilizzando il cannone come simbolo, sempre al centro dello stemma dei Gunners, e aggiungendo quel bianco sulle maniche di una casacca rimasta graficamente intatta, salvo qualche piccolo particolare, stagione dopo stagione.

SVILUPPO, PRECEDENTI E PRESENTE- Il 13 come numero che accomuna titoli di Campione d'Inghilterra vinti, con l'ultima Premier conquistata grazie ad una stagione da invincibili per 49 gare consecutive, e successi in FA Cup, affiancato dai 15 trionfi in Supercoppa d'Inghilterra tra i principali titoli presenti nel palmarès biancorosso: dal 1996 sotto la guida di Arsene Wenger, l'Arsenal non è ancora tuttavia riuscito a incidere in campo europeo, riuscendo solo a sfiorare la vittoria in Champions League con la finale persa nel 2005-06 a Parigi contro il Barcellona. I confronti con il Milan, negli ultimi anni, non sono certo mancati: a partire dal 1994, con il successo rossonero in Supercoppa Europea, i 6 precedenti hanno fatto registrare un bilancio in perfetta parità tra vittorie (2 per il Milan e per l'Arsenal) e pareggi, entrambi maturati a Londra, con una qualificazione per parte ai quarti di Champions League ottenuta (0-2 gunner a Milano nel 2008, 4-0 e 3-0 nel confronto degli ottavi del 2012): equilibrio che le squadre di Wenger e Gattuso cercheranno di rompere nel prossimo doppio scontro, al quale l'Arsenal arriverà senza l'ex rossonero Aubameyang (non iscrivibile alla lista UEFA) e Lacazette (infortunato) ma con un Mkhitaryan in più, arrivato a gennaio nell'operazione che ha portato Sanchez al Manchester United. Impegnato domenica nella finale di Coppa di Lega contro il Manchester City di Guardiola, alla ricerca del primo trofeo stagionale, l'Arsenal figura attualmente 6° in Premier League, a 8 punti di distanza dal 4° posto valido per la Champions occupato dal Chelsea: un momento di forma non brillantissimo per una squadra comunque imprevedibile, capace di risultare sempre, particolarmente ostica e solida anche a dispetto delle assenze. Con un trio di assoluta qualità alle spalle della prima punta, formato da Mkhitaryan, Ramsey e Ozil, e qualche calo difensivo da sfruttare al meglio: l'occasione giusta, almeno per Gattuso, per vendicare quell'eliminazione subita nel 2008, in cui Rino scese in campo per 180'. Gli stessi (o, chissà, qualcuno in più) che vivrà dalla panchina, con tutt'altro ruolo, tra l'8 e il 15 marzo: giorni in cui salire ancor più in cattedra e tornare a far volare il Milan in Europa, con un passato vincente alle spalle da tenere ben presente.