MN - Gattuso: "Non siate entusiasti per me ma per la squadra che sta facendo il Milan. Gigio? Farà la scelta migliore"

MN - Gattuso: "Non siate entusiasti per me ma per la squadra che sta facendo il Milan. Gigio? Farà la scelta migliore"MilanNews.it
© foto di Federico Gaetano
venerdì 26 maggio 2017, 16:32Primo Piano
di Matteo Calcagni
fonte Da Casa Milan, Antonio Vitiello e Daniele Castagna

Gennaro Gattuso è stato intervistato da giornalisti presenti a Casa Milan. Questo quanto dichiarato ai microfoni di MilanNews.it

Sull'entusiasmo per il suo arrivo: "L'entusiasmo bisogna averlo per i giocatori nuovi che arriveranno. La squadra sta facendo una squadra bella forte. Io ho scritto pagine importante, ma ora faccio l'allenatore della Primavera. Sono contento per l'affetto, ma spero ci sia entusiasmo per i giocatori che arriveranno".

Sulla decisione: "Sono convinto della scelta che ho fatto. Venivo da tre anni duri e difficili, ora voglio pensare solo al campo".

Sul ritorno al Milan: "Trovo il Milan, ci sono altre facce ma non è cambiato nulla. Milanello è sempre uguale".

Sul modulo: "Vediamo se inventare qualcosa su come affrontare gli avversari, ma sicuramente faremo le stesse cose della prima squadra".

Sui miglioramenti: "Il sogno oggi è quello di riuscire a lavorare, le mie squadre in questi anni hanno subito pochissimi gol ma negli ultimi venti metri hanno sempre fatto un po' di fatica. L'obiettivo è di migliorare questo aspetto qua".

Sullo stupore: "Mi ha stupito il fatto che mi hanno voluto con insistenza, che stanno prendendo grandi giocatori e c'è voglia di fare una grande squadra".

Su Donnarumma: "Ha vent'anni di carriera davanti, lui non lo conosco benissimo, penso farà la scelta migliore".

Su Totti: "Il tempo arriva per tutti, si perde un grandissimo campione, è un grandissimo uomo anche fuori dal calcio. Poteva vincere qualcosa in più ma ha pensato sempre di restare nella sua casa".

Sulle differenze tra giocatore e allenatore: "Il fatto di essere stato giocatore ti aiuta a conoscere le dinamiche, è molto più difficile fare l'allenatore che essere giocatore".