MN - Il comitato "No stadio" emette il suo manifesto. Ecco, però, come perde consistenza: i dettagli

MN - Il comitato "No stadio" emette il suo manifesto. Ecco, però, come perde consistenza: i dettagliMilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
mercoledì 4 marzo 2015, 15:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

La protesta degli abitanti del Portello per l’eventuale costruzione dello stadio del Milan nel loro quartiere si fa sempre più accesa. Il comitato “No stadio”, infatti, ha indetto per oggi pomeriggio alle 18, presso il cinema Orizzonte di Piazza Damiano Chiesa, un incontro per spiegare a tutti i cittadini delle zone 7 e 8 i motivi per i quali va osteggiata l’erezione della nuova casa sportiva milanista nei padiglioni 1 e 2 della vecchia Fiera campionaria. A sei giorni dalla scelta di Fondazione Fiera, dunque, aumentano ulteriormente le tensioni da parte di chi non vuole lo stadio del Milan vicino alle proprie case tanto è vero che ieri, in molte delle vie interessate dal progetto, sono stati appesi dei manifesti che riportavano gli undici punti del dissenso.

CHI E’ CONTRO – Entrando nello specifico, il comitato “No stadio”, che circa 15 giorni fa aveva manifestato fuori da Palazzo Marino dice quanto segue:

1. Il nuovo stadio sorgerebbe a soli 3,7 chilometri da Piazza Duomo contro i 5,2 di San Siro. Viene dunque contestata l’estrema centralità dell’impianto
2. Sarebbe distante solamente 1,8 chilometri da San Siro e sarebbe raggiungibile con i medesimi mezzi pubblici
3. Stretto tra le vie di deflusso per uscire dalla città (autostrada dei laghi, tangenziali est e ovest e circonvallazione)
4. Sorgerebbe in mezzo alle residenze già costruite e già abitate
5. Ci sarebbero difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico
6. Zona priva di parcheggi
7. Peggioramento della qualità della vita del quartiere
8. Incrementerebbe il traffico, l’inquinamento e il disordine
9. Svaluterebbe il patrimonio immobiliare presente e futuro
10. Lo stadio sorgerebbe, a detta del comitato, su un solo padiglione della vecchia Fiera e sarebbe troppo compresso tra viale Scarampo, via Gattamelata, viale Teodorico e piazza Gino Valle (sulla quale si affaccia Casa Milan ndr)
11. Sorgerebbe in una zona in cui esistono impianti sportivi e polifunzionali per una portata di 140.000 utenti ai quali andrebbero aggiunti i 48.000 dello stadio.

Questi i punti del manifesto presentato dai dissidenti. Ad occhio tutte cose che, potenzialmente, sarebbero giuste, ma a questo manuale, ecco che si possono apporre altrettante opposizioni sul perché fare lo stadio li.

TEORIA SMONTATA – Dopo una serie di verifiche, la redazione di MilanNews.it può controbattere, secondo quella che è la nostra linea, al dissenso degli abitanti del Portello in quanto:

1. E’ vero che il nuovo stadio sorgerebbe a poco meno di 4 chilometri da Piazza Duomo, ma è altrettanto vero che diventerebbe un’altra attrattiva per la città di Milano come avviene in tutte le città dove ci sono stadi di squadre importanti. Inoltre, il bus scoperto del “City Tour”, da qualche mese, sta già passando davanti a Casa Milan, figuratevi se dovesse esserci anche lo stadio…
2. E’ vero che l’area del Portello dista solo 1,8 chilometri da San Siro ed è proprio per questo che la zona dell’ex Fiera Campionaria permetterebbe di ottimizzare i costi visto che i due stadi sarebbero serviti dalle stesse linee di trasporto suburbano. In più, per arrivare allo stadio del Milan, potrebbe essere sfruttata maggiormente la stazione del passante ferroviario di Domodossola-Fiera. Poi, in aggiunta alle fermate Lotto e Amendola della linea rossa, ci sarà anche quella della nuova linea lilla che fermerà proprio al Portello.
3. Al posto di parlare di difficoltà di deflusso, si dovrebbe parlare di uno stadio fornito di più punti d’accesso da fuori città e, di conseguenza, facilmente raggiungibile.
4. Sorgerebbe in mezzo a residenze già abitate, è indubbio, ma sarebbe ad impatto zero, mischiato proprio tra i palazzi del Portello. Un dato, quest’ultimo, che il comitato sembra omettere con cognizione di causa.
5. Con il nuovo stadio, l’ordine pubblico sarebbe più facile da gestire soprattutto per quel che riguarda l’arrivo delle tifoserie avversarie. L’ingresso al settore ospiti, infatti, è previsto attraverso un parcheggio sotterraneo che impedirebbe così ogni tipo di contatto tra la tifoseria milanista e quella della squadra avversa. Il tutto sarebbe possibile grazie all’apertura del tunnel di via Gattamelata, attualmente chiuso, che è costato al comune di Milano per 200 milioni di euro e che, si teme, possa diventare una zona franca per i senzatetto.
6. L’assenza di parcheggi, nei piani del Milan, sarebbe da ovviare con l’utilizzo dei mezzi pubblici per arrivare allo stadio. In alternativa ci sarebbe quello del supermercato che sorge dietro Casa Milan, il parcheggio già presente sotto la sede rossonera. Inoltre c’è da fare un distinguo importante: le aree certificate che ruotano attorno a San Siro contengono un massimo di 1000 posti auto per uno stadio da 80.000 posti. L'area che circonda Casa Milan ed il Portello ha un potenziale di 2000 parcheggi.
7. La vita del quartiere, paradossalmente, ne gioverebbe in quanto sarebbe animata sette giorni su sette, con la possibilità che non si cada nel degrado.
8. Il tema del traffico ritorna: si punta ad uno stadio che possa essere raggiunto con i mezzi pubblici, esattamente come avviene a Londra per l’Emirates Stadium.
9. La presenza dello stadio, paradossalmente, aumenterebbe il valore dell’intera zona del Portello. Rimanendo sempre a Londra, chiedete a chi vive nella zona del vecchio Highbury e vicino all’Emirates quanto vale la loro casa…
10. Lo stadio comprenderebbe entrambi i padiglioni per i quali è stato fatto il bando.
11. Anche lo stadio diventerebbe un impianto polifunzionale che potrebbe portare profitto agli esercizi commerciali che gli girano attorno.

Punto numero 12, ma questo lo aggiungiamo noi, è quello relativo ai posti di lavoro: lo stadio del Milan creerà 1000 nuovi posti, 500 dei quali destinati a chi è di Milano. Sicuri che non ne valga la pena?