MN - Situazione rifinanziamento, Merrill Lynch opera in esclusiva. I dettagli dell'agenda economica del club

MN - Situazione rifinanziamento, Merrill Lynch opera in esclusiva. I dettagli dell'agenda economica del clubMilanNews.it
sabato 17 febbraio 2018, 00:10Primo Piano
di Pietro Mazzara

Il Milan non corre veloce solo sul campo, con la squadra di Gattuso che ha messo in ghiaccio gli ottavi di finale di Europa League con lo 0-3 di giovedì sera contro il Ludogorets, ma lo fa anche a livello societario. Marco Fassone è al lavoro per rendere operativo, entro maggio, il rifinanziamento del debito contratto dal club di via Aldo Rossi con l’hedge found Elliott, che ha permesso a Li Yonghong – attraverso un prestito da 303 milioni di euro – di poter rendere operativo il closing dello scorso aprile. La cifra è scomposta tra il debito di AC Milan e quello della proprietà che, con la maturazione degli interessi, arriva a 370 milioni, con il debito in carico al club più facilmente rimborsabile rispetto a quello in capo al proprietario del club. Dopo aver declinato la proposta del fondo Highbridge, Fassone ha incaricato l’advisor Merrill Lynch di trovare uno o più finanziatori interessati a rifinanziare il debito del Milan e conta di avere un quadro più completo nel corso del prossimo mese e mezzo, ovvero entro la fine di marzo quando verrà convocato dall’Uefa per discutere del settlement agreement. All’appuntamento di Nyon, con una commissione giudicante definita molto tosta, l’amministratore delegato rossonero vorrà arrivare con i contratti firmati relativi al rifinanziamento, il che darebbe all’Uefa le garanzie richieste dalla stessa federazione quando bocciò, il 15 dicembre, la richiesta di voluntary agreement avanzata dal Milan.

LA SITUAZIONE - Per rendere ancora più appetibile ai potenziali rifinanziatori il debito rossonero, Fassone sta pensando di costituire una media corp. sull’esempio di Inter e Roma. Si tratta di una società controllata da AC Milan, che si andrebbe ad unire a quelle già esistenti o a sostituirne una, che prenderebbe in carico la gestione dei diritti tv, del marketing e delle sponsorizzazioni. In pratica una società iper sana, che produce grandi utili e a bassi costi di gestione. È ipotizzabile, anche, che Merrill Lynch possa scorporare in piccole tranche il debito di AC Milan per coinvolgere una cooperativa di imprenditori. Il rifinanziamento avrà una durata di almeno 5 anni. Anche per quanto riguarda il debito di Li Yonghong, Fassone attende delle risposte entro la fine di marzo-primi di aprile. Nel caso in cui, il prossimo 15 ottobre, entrambi i debiti non vengano saldati, sono due gli scenari possibili. Il primo è che Elliott eserciti il suo diritto di pegno, acquisendo le azioni del Milan per poi avviare un’asta o una trattativa singola. La seconda è che Elliott stessa prolunghi il termine per rientrare dei suoi soldi, con un ricalcolo degli interessi.

INTERESSI RESPINTI - Negli ultimi mesi, sia il management del Milan sia il fondo Elliott sono entrati in contatto con soggetti interessati a rilevare il club dalle mani di Li Yonghong. Ma la risposta è stata negativa da parte del presidente milanista, che è fermamente convinto che nel 2020, anche attraverso la quotazione su una borsa asiatica, il valore del club sarà nettamente superiore al valore d’acquisto. Già oggi, stando alla valutazione fatta dall’agenzia ICS di New York, il Milan ha avuto un incremento di 150 milioni del suo valore, il tutto dovuto alla riduzione dei debiti e all’incremento del valore della rosa. E se ci fosse uno stadio di proprietà o un progetto attivo, secondo le stime, il valore del Milan sarebbe ancora più alto. Ma sono dati flessibili. Il tutto in attesa di mettere nero su bianco entro la primavera e vedere anche che tipo di sanzioni comminerà l’Uefa in ottica settlement, che oltre all’aspetto economico, potrebbe portare anche a delle limitazioni di operatività sul mercato e sulle liste per le manifestazioni continentali. Ma al Milan c’è fiducia che, dopo il campo, anche l’extra possa essere sistemato.