Montella a Radio 1: “Donnarumma e Locatelli sono dei predestinati. Mercato? È molto più importante l'attualità. Sullo Scudetto…”

Montella a Radio 1: “Donnarumma e Locatelli sono dei predestinati. Mercato? È molto più importante l'attualità. Sullo Scudetto…”MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 24 ottobre 2016, 09:54Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Vincenzo Montella è intervenuto questa mattina “Radio Anch’io Sport” su Radio 1 e ha rilasciato queste parole:

Sul momento: “Sinceramente l'allenatore ha bisogno di obiettivi e pensa in grande. Quello che so è che domani è particolarmente difficile, l'avversario è tosto sul piano agonistico. Non dobbiamo dimenticarci i complimenti, ma la testa deve essere già proiettata alla gara di domani”.

Sull'agonismo della squadra: “Penso che per contrastare la Juve, devi avere grande agonismo. Noi siamo stati nei limiti. Questa squadra sta acquisendo consapevolezza”.

Su Donnarumma e Locatelli: “Penso che siano dei predestinati. Stanno vivendo con calma disarmante cose straordinarie per la loro età. Hanno grandi famiglie alle spalle”.

Su Donnarumma erede di Buffon: “Se non si perde, avrà 20 anni davanti per sostituire Gigi”.

Su Romagnoli: “Riuscire ad essere agonisti senza fare fallo, si sarebbe perfetti. Qualche fallo in più potrebbe farlo”.

Su cosa manca al Milan per essere da scudetto: “Giusto che i tifosi siano euforici, ma noi dobbiamo pensare a domani”.

Sul gol annullato: “Quando parte la palla, Donnarumma stava andando verso il pallone così come Benatia, che poi interrompe la corsa verso il pallone”.

Su Galliani: “In questo breve periodo, ho avuto la fortuna di essere assistito da un grande dirigente. Gli scenari futuri non spettano a me. Parliamo di un dirigente che ha saputo essere sempre presente”.

Su Lapadula: “Quando spendi così tanto, l'ultimo cambio te lo tieni stretto”.

Sul mercato: “Ci penseremo. È molto più importante l'attualità”.

Sullo scudetto: “Intanto penso che la Juve sia una squadra fortissima. Noi dobbiamo mantenere l'equilibrio. Ci sono tanti esempi di squadre che partono forte e poi crollano. L'importante è mantenere l'equilibrio e non dobbiamo perderlo”.