Montella libera Calhanoglu e sceglie i numeri giusti: a Vienna il primo passo tattico del nuovo Milan

Montella libera Calhanoglu e sceglie i numeri giusti: a Vienna il primo passo tattico del nuovo MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 14 settembre 2017, 12:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Passare dal 4-3-3 al 3-5-2 per finire col 3-4-1-2, tutto in pochi giorni, o meglio poche ore. Questa sera, all'Ernst Happel Stadion, il Milan si presenterà con un nuovo schieramento tattico, provato solo nel test di Skopje e "adattato" in base ai giocatori che scenderanno in campo, uno su tutti Hakan Calhanoglu. Proprio su queste pagine abbiamo sottolineato come il 3-5-2, di base, presentasse problematiche simili al 4-3-3, vista la penuria di centrocampisti presenti in rosa. Biglia, Kessie, Bonaventura, Montolivo, Locatelli e Calhanoglu, i "ruotati" finora da Montella, non sono sufficienti per dare continuità ad una linea intermedia a tre, come già dimostrato nelle ultime settimane, visti gli infortuni di Biglia prima e Bonaventura poi.

NUMERO 10 - Più congruo dunque passare ad un centrocampo a quattro, che preveda l'utilizzo costante di soli due centrocampisti "puri", come accadrà nel match di stasera. Sulla carta sarà 3-5-2, con il turco interno sinistro, ma in fase di possesso quest'ultimo sarà libero di svariare ed offendere, agendo alle spalle di Kalinic e André Silva. Una sorta di trequartista a doppio servizio, con Biglia e Kessie che si muoveranno alle sue spalle. Questa soluzione, oltre ad essere stuzzicante, potrebbe risolvere due delle problematiche emerse in queste settimane: la prima, già citata, è legata ai numeri ristretti del centrocampo, la seconda è insita nel ruolo dell'ex Bayer Leverkusen.

IL COMPROMESSO TATTICO - Calhanoglu può adattarsi come mezz'ala ma non è la sua posizione preferita, o quella dove si esprime nel migliore dei modi. Nel calcio bisogna sacrificarsi, anche a livello tattico, ma è chiaro che la qualità di certi giocatori andrebbe innescata più che soppressa. Tramutare un numero 10 in un faticatore in mediana può essere controproducente, soprattutto se certi meccanismi sono ancora in fase di apprendimento. Il 3-4-1-2 può rappresentare un compromesso tale da accontentare tutti: due punte sempre in campo, più rotazioni tra i centrocampisti, la valorizzazione di Bonucci e dei laterali arrivati dal mercato (sebbene stasera siano entrambi out). Non è detto che tutto funzioni già dal principio, ma il passo andava fatto e Montella, dopo aver proseguito sulle certezze del passato ha invertito senso di marcia al momento del bisogno.