Montolivo, più geometrie ma poca corsa a centrocampo: il 4-4-2 per proteggerlo, in attesa della miglior forma

Montolivo, più geometrie ma poca corsa a centrocampo: il 4-4-2 per proteggerlo, in attesa della miglior formaMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
lunedì 12 ottobre 2015, 18:30Primo Piano
di Simone Nobilini

Un rientro positivo, certificato dalle ottime prestazioni tra Derby, Palermo e Udine e da un giro palla più fluido rispetto alle trame viste con De Jong davanti alla difesa. Il ritorno di Riccardo Montolivo ha ridato al Milan, in maniera illusoria prima del doppio K.O. contro Genoa e Napoli, maggior qualità al centrocampo rossonero, costretto tuttavia ad affrontare un probema ben diverso rispetto alla bontà delle manovre d'azione della squadra di Mihajlovic: con il capitano rossonero in campo il Milan trova tanta qualità in più, ma altrettanta corsa in meno, alla ricerca della miglior forma da ritrovare dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per molto tempo.

FRECCIA IN GIU' TRA GENOA E NAPOLI - Nelle ultime due gare di campionato disputate, tutte le difficoltà a livello fisico mostrate da Montolivo si sono ripercosse prepotentemente sulla squadra di Sinisa Mihajlovic. All'interno della linea mediana a 3 proposta dall'allenatore serbo, il numero 18 rossonero ha faticato non poco soprattutto in fase di rientro, creando involontariamente una superiorità numerica avversaria in fase di ripartenza. Uno scenario visto in più occasioni soprattutto contro il Napoli, almeno in un paio di situazioni all'interno della prima parte di gara, con Callejon prima ed Insigne poi incapaci di punire la difesa rossonera dopo aver goduto di ampio spazio nel raggiungimento dell'area di rigore avversaria.

PROTEZIONE 4-4-2 - Con il possibile passaggio dal centrocampo a 3 a quello a 4, con il 4-4-2 come nuovo modulo, la posizione all'interno della linea mediana di Montolivo può godere una maggior protezione dei compagni, con il Milan che dovrebbe finalmente ritrovare compattezza in campo mantenendo una distanza più breve tra i reparti. In attesa di ritrovare una maggior tenuta fisica per il nazionale azzurro, dunque, anche in questo senso, il nuovo modulo potrebbe rivelarsi ancor più utile.