Muro, saracinesca... semplicemente Diego Lopez, un leader tra i pali
Per descrivere la prestazione di Diego Lopez nel match di ieri contro la Roma, basta partire dalle dichiarazioni rilasciate da Philippe Mexes nel dopopartita: “Io uomo gara? Il titolo lo merita Diego Lopez, ha fatto un partitone”. Un po’ lo stesso concetto espresso in mix zone da Rudi Garcia, che ha sottolineato più volte, di fronte a taccuini e microfoni, gli interventi decisivi dell’estremo difensore spagnolo, fondamentale almeno due volte su Gervinho.
VOTI ALTI - E stamane, sui vari giornali, l’ex Real Madrid ha fatto incetta di complimenti, a dimostrazione di quanto sia stato determinante il suo contributo alla causa, non soltanto ieri all’Olimpico. Un solo gol subito (a Genova) nelle ultime quattro di campionato e tante parate salva-risultato, che hanno spesso tenuto a galla il Milan in stagione. Adriano Galliani si gode il suo acquisto low cost (ma l’ingaggio è da top player), tuttora rimpianto a Madrid. Diego Lopez, dopo aver convinto anche i più scettici, è ormai imprescindibile.
SICUREZZA - Il 33enne di Paradela ha portato sicurezza in un reparto spesso timido e impacciato. In area piccola comanda il ventitré, perché è proprio lì che un portiere deve fare la differenza, anche al netto di qualche piccolo svarione (ieri giusto un'incertezza nella ripresa, non sfruttata da Torosodis). Dalla frittatina di Parma, Diego Lopez non ha più sbagliato un colpo, guadagnandosi la fiducia dell’ambiente e la stima dei tifosi, che stravedono per lui, saracinesca di una difesa che comincia a... difendere, grazie anche alle sue prodezze.
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