Nesta alla Gazzetta: “Magari un giorno arrivo al Milan. Prima si faceva mercato con 100 milioni, ora forse con cinque"

Nesta alla Gazzetta: “Magari un giorno arrivo al Milan. Prima si faceva mercato con 100 milioni, ora forse con cinque"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 10 dicembre 2014, 08:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Ieri, Alessandro Nesta ha fatto il suo esordio nel campionato indiano, pareggiando 2-2 contro la squadra di Alessandro Del Piero. Una nuova esperienza molto interessante per l’ex rossonero che per il suo futuro però ha le idee molto chiare, come ha spiegato alla Gazzetta dello Sport: “Troverò un aereo per l’Italia e chiuderò il corso da allenatore. Esame a settembre e poi una squadra, in Italia o nel mondo. Magari un giorno arrivo al Milan, è ancora e comunque un punto d’arrivo”. 

ZOCCOLO DURO - Più volte negli ultimi mesi, Nesta ha dichiarato che questo Milan non è più quello in cui ha giocato lui per tanti anni e con il quale ha vinto tutto: “Prima facevi il mercato con 100 milioni di euro e oggi, forse, con 5. Quella disponibilità ora appartiene ad altri e noi siamo tagliati fuori, senza nemmeno competere. Se manca uno zoccolo duro? Quei giocatori hanno anche dei costi. Non ti puoi più permettere quel tipo di spesa, e neppure una via di mezzo. Magari avrei tenuto Ambrosini un anno in più, per trasmettere lo stile Milan, che è qualcosa che non si spiega ma si trasmette, appunto. Poi ci sono altre storie: io potevo restare ma non mi sentivo più competitivo per andare in giro a marcare Messi. E poi ancora sono arrivate le cessioni di Ibra e Thiago Silva, non più economicamente sostenibili. Ma si entra in un problema italiano e non del solo Milan. Lo zoccolo duro di oggi è Abate-Bonera-Montolivo che sono bravissimi giocatori e ragazzi serissimi ma... Ma noi avevamo Maldini. Paolo deve rientrare nel calcio, da qualsiasi porta. Poi c’erano Costacurta, Gattuso, Shevchenko: gente che giocava bene non una partita su due ma sempre. E gli altri facevano di tutto per seguirli”.

CHAMPIONS POSSIBILE - L’ex difensore rossonero ha poi commentato il momento attuale della squadra di Inzaghi e la corsa al terzo posto: “Ho girato il mondo e il nome del Milan è sempre troppo importante per arrivare... ottavo. Possono puntare alla Champions, certo prima giocavi per vincerla e ora per entrarci, come spero. E solo se troveranno continuità: oggi sono le caratteristiche dei giocatori a rendere altalenante il rendimento. Ma stentano anche Inter, Napoli e le altre: è un peccato però, sembra una corsa a chi fa meno peggio. Il Milan, in Italia, può fare di più, mentre fuori non è competitivo. Servirebbero 2-3 innesti di livello, ma si torna al solito discorso, i soldi. Oppure cambi mentalità: investa su una rete di osservatori. Avrebbe comunque più possibilità dell’Udinese di scoprire altri Kakà”.