Niang al veleno fra arrivederci ed addio

Niang al veleno fra arrivederci ed addioMilanNews.it
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giovedì 2 gennaio 2014, 10:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

Niang saluta il Milan, valuteremo se il suo sarà soltanto un arrivederci od un addio ai colori rossoneri. Il talentuoso attaccante francese ha lasciato poche tracce nella sua avventura ai Milan sin'ora, con la pesante eccezione di quel palo al Camp Nou che avrebbe potuto cambiare le sorti europee del diavolo. Una stagione e mezzo, un solo gol siglato in Coppa Italia, tanti margini di miglioramento viste le innegabili doti, ma anche poca incisività. A chi gli contesta la scarsa concretezza, però, il classe '94 risponde in tono piccato, il suo congedo, più o meno temporaneo, è stato accompagnato da uno strascico di polemica. Per Niang il Milan è troppo votato a Mario Balotelli, secondo il francese tutta la squadra sarebbe al servizio del 45, con il sacrificio delle doti degli altri interpreti. Un moto d'orgoglio quello di Niang, giocatore dotato quanto esuberante, forse un po' presuntuoso, che ha deciso di uscire da Milanello sbattendo la porta, quella di servizio.

Un passo indietro per la breve carriera di Niang, un ritorno alle origini, al campionato francese, certo meno competitivo della Serie A. Una regressione anche caratteriale per la giovane punta, arrivato a Milano con la fama di testa calda, resosi protagonista di qualche episodio fuori dalle righe, ma ritornato nei ranghi grazie al lavoro di tutto lo staff rossonero. Adesso arriva questo sfogo, questa mezza polemica con protagonista l'amico (o ex tale) Marii Balotelli. La speranza è che Niang possa ritrovare l'ispirazione al Montpellier, possa rimettere minuti nelle gambe, riacquisire fiducia nei propri mezzi e tornare al Milan con l'atteggiamento giusto dopo il periodo di "purgatorio" francese. Il giocatore è di quelli dal talento cristallino, con l'età dalla sua e la necessità di diventare un professionista vero, un uomo, un giocatore da Milan, mettendo fine alle voci, alle polemiche, alle critiche, facendosi notare per i gol e non più per le sue esibizioni fuori dal campo.