Non solo entrate: il nuovo Milan ha lavorato bene (e tanto) anche in uscita

Non solo entrate: il nuovo Milan ha lavorato bene (e tanto) anche in uscitaMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 14 agosto 2017, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Comprare tanto e vendere altrettanto, nella miglior maniera possibile: questa è stata la non semplice missione di Fassone e Mirabelli, costretti a vedersela anche col complicatissimo rinnovo (andato a buon fine) di Gianluigi Donnarumma. Per rivoluzionare il Milan si doveva acquistare ma anche sfoltire, cedendo giocatori che non facevano parte del progetto e non sempre avvalorati da un grandissimo mercato.

MERCATO IN USCITA - La dirigenza rossonera fin qui ha ceduto i seguenti calciatori: Diego Lopez (Esplanyol), Poli (Bologna), Bertolacci e Lapadula (Genoa), Kucka (Trabzonspor), De Sciglio (Juventus), Vangioni (Monterrey), Rodrigo Ely (Alaves). A questi nomi sta per aggiungersi Carlos Bacca, vicinissimo al Villareal: il colombiano si trasferirà al "Sottomarino Giallo" in prestito con obbligo di riscatto a 17/18 milioni di euro. Questi soldi porteranno la cifra degli incassi fino a cinquanta milioni circa, non pochi se pensiamo alle situazioni, contrattuali e non, che vivevano alcuni di questi giocatori.

DAL COLOMBIANO AL CROATO - La cessione di Bacca era uno dei nodi più spinosi, considerando il valore del calciatore (non svendibile) e le richieste del suddetto, il quale preferiva un trasferimento nella Liga. Se il Milan non lo avesse ceduto il rischio di un ulteriore deprezzamento sarebbe stato elevatissimo, visto che Montella aveva già fatto capire di non puntare sul colombiano. Al suo posto arriverà Nikola Kalinic, un giocatore decisamente più funzionale alla manovra del tecnico campano e non inferiore all'ex Siviglia dal punto di vista realizzativo, considerando i venti gol siglati nell'ultima stagione.