Otto sotto un tetto: quello dei titolari. Il merito di Gattuso tra continuità e conferme

Otto sotto un tetto: quello dei titolari. Il merito di Gattuso tra continuità e confermeMilanNews.it
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lunedì 12 febbraio 2018, 19:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Poli opposti, mondi agli antipodi. Che Vincenzo Montella e Rino Gattuso fossero due allenatori molto diversi per idee e carattere, come sottolineato dal tecnico rossonero stesso nel giorno del proprio insediamento sulla panchina della prima squadra, risultava particolarmente chiaro sin dal principio: la predilezione per un palleggio continuo e per il possesso palla, da una parte, la voglia di verticalizzare il prima possibile dall'altra. Ma al di là di ogni aspetto tecnico, capace di caratterizzare le preferenze di ogni allenatore, c'è un dato in particolare a differenziare in maniera ancor più netta le gestioni del vecchio ed attuale condottiero del Milan, figlia di una ricerca della continuità capace di dare, finalmente e inevitabilmente, i propri frutti.

DALLA CONTINUA RIVOLUZIONE... - 23 formazioni diverse su 23 gare disputate, per una quadra mai davvero trovata: dalla partenza con il 4-3-3 al cambio modulo con il tridente difensivo, Montella non aveva mai riproposto un undici uguale in almeno due occasioni all'interno della sua seconda stagione alla guida del Milan. Rivoluzione continua alla ricerca di una chimica giusta mai emersa, destinata ad offrire risultati positivi prettamente nel primo, breve scorcio di stagione (concluso con il doppio successo su Udinese e SPAL) prima di un crollo verticale notevole, culminato con l'esonero dell'attuale tecnico del Siviglia all'indomani del pari casalingo contro il Torino.

...ALLE CONFERME TROVATE - Intenzionato a ripartire ancora con la difesa a 3, Gattuso ha tuttavia avuto bisogno di soli 180' per capire come, dopo più di un'evidente riprova, il ritorno al 4-3-3 (dalla gara contro il Bologna) fosse la soluzione ideale per riportare i propri giocatori ad esprimersi in un modulo chiaramente più congeniale alle proprie abitudini. Sistema mai più modificato in cui inoltre, prendendo spunto dalla ripresa del derby vinto in Coppa Italia, Gattuso sembra aver trovato un nucleo di titolari sul quale fondare costantemente le proprie certezze: nelle ultime 8 gare di campionato giocate, infatti, Gigio Donnarumma, Bonucci, Romagnoli, il tris di centrocampo Kessie-Biglia-Bonaventura e il duo Suso-Calhanoglu sono sempre partiti dal 1', con le due corsie difensive (tra squalifiche e infortuni) e il ruolo di prima punta (nella girandola di attaccanti milanisti) come uniche zone del campo oggetto di alternanza. Otto sotto un tetto, quello dei titolari: chiara base che sa, finalmente, di continuità trovata, unita ad una versione certamente più positiva di elementi come Bonucci, Biglia e Calhanoglu. Pozione semplice che nella normalità, esaltata dal grande lavoro dello staff tecnico nel restauro fisico, ha visto Gattuso trovare la chiave per la chimica giusta: verso un mese fondamentale che dirà, gara dopo gara, per quali e quanti obiettivi ancora il Milan potrà correre e competere.