Pagellone 2012: El Shaa e De Sciglio sorprese dominanti, Ibra e Thiago ultimi acuti. Montolivo nuovo leader, delusioni Pato e Boateng

Pagellone 2012: El Shaa e De Sciglio sorprese dominanti, Ibra e Thiago ultimi acuti. Montolivo nuovo leader, delusioni Pato e BoatengMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 31 dicembre 2012, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Portieri:

 

Christian Abbiati 6: alti e bassi per il portierone di Abbiategrasso, costretto spesso a fermarsi a causa di problemi fisici (vedi guaio muscolare nel derby del 4 maggio). Il top è stata la trasferta russa contro lo Zenit, il flop la gara al San Paolo, con annesso sfogo di Galliani in tribuna.

Marco Amelia 6: ha lavorato senza fiatare, aspettando il suo momento che è puntualmente arrivato. Dopo un andirivieni con Abbiati, da novembre in poi è diventato il titolare.

Gabriel sv: acquistato dal Cruzeiro, il giovane estremo difensore brasiliano si è distinto solo in Primavera, dove ha disputato ottime prestazioni tra i pali.

Flavio Roma sv (ora al Monaco): ultimi sei mesi da terzo portiere per Roma, andato in scadenza a giugno e trasferitosi al Monaco. (Voto carriera al Milan: sv)

 

Difensori:

 

Ignazio Abate 6: annata non proprio scintillante per la freccia di Sant'Agata de' Goti, tra oscillazioni, infortuni e qualche errore grave (vedi duelli con Milito nei derby). L'Europeo, concluso da titolare, è stato certamente il punto più alto della sua stagione. Miglioramenti da novembre in poi, stoppati da un nuovo problema fisico.

Francesco Acerbi 6: voto di stima, tenendo conto delle sue poche apparizioni in maglia rossonera. Il ragazzo deve migliorare, ma a sprazzi ha dimostrato di possedere del potenziale.

Luca Antonini 6: fa sempre il suo, mostrando di tenere tantissimo alla maglia. Raggiunge l'apice nella gara più ardua della stagione, quando contro il Barcellona, a San Siro, riesce a sventare ogni iniziativa avversaria.

Daniele Bonera 6.5: nella seconda parte della precedente stagione disputa alcune gare eccellenti, dimostrandosi in grande forma. Con l'addio dei senatori e di Thiago Silva, prende per mano il Milan nello spogliatoio e in difesa. Il compito è arduo, soprattutto per chi era abituato ad essere affiancato da campioni, ma Bonera si dimostra tra i più affidabili. L'infortunio di Napoli lo costringe a fermarsi e saltare l'ultimo mese e mezzo del 2012.

Mattia De Sciglio 7.5: prima diventa parte integrante della rosa milanista, poi conquista quasi immediatamente i "gradi" di titolare, dimostrando qualità, personalità e grande determinazione. Un ragazzo da prendere come esempio per costruire nuovi campioni direttamente in casa.

Djamel Mesbah 5.5: arriva dal Lecce durante il mercato di gennaio per sostituire Taiwo. Nei suoi primi mesi viene utilizzato in maniera continuativa da Allegri, ma poi finisce nel dimenticatoio. Mette la firma nella semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, dando il là alla rimonta. In estate non accetta il trasferimento a Torino, decidendo di giocarsi le sue chances al Milan, ma colleziona soltanto due presenze.

Philippe Mexes 6: annata da ottovolante per il centrale transalpino, passato dalle stelle alle stalle in numerosissime occasioni. Di lui si ricordano prestazioni scintillanti ed una rete capolavoro a Bruxelles, ma dal lato opposto troviamo errori grossolani come quello commesso al Camp Nou a Barcellona. Tra l'8 e il 4, la media è il 6.

Alessandro Nesta 6.5 (ora al Montreal Impact): monumentale col Barcellona, viene penalizzato da un rigore esageratamente severo al Camp Nou. Offre il suo contributo e il suo straordinario carisma, costretto a fare i conti con i soliti guai fisici. A giugno saluta il Milan e si accasa in Canada al Montreal Impact. (Voto carriera al Milan: 9)

Thiago Silva 6.5 (ora al Paris Saint-Germain): il migliore al mondo, guida del Milan fino a marzo, quando la classifica recitava primo posto con 4 punti di vantaggio sulla Juventus. L'infortunio con la Roma, tuttavia, chiude anticipatamente la stagione del brasiliano (e i sogni di gloria rossoneri). A luglio viene ceduto insieme a Ibrahimovic al PSG. (Voto carriera al Milan 7.5)

Dìdac Vilà sv: torna dal prestito all'Espanyol ma, causa pubalgia, viene sottoposto ad intervento chirurgico ad agosto. Da quel momento si perdono le sue tracce.

Mario Yepes 6: trova poco spazio nella prima metà del 2012, salvo poi diventare tra i più utilizzati in difesa della stagione in corso. Le prove gladiatorie superano quelle meno brillanti, sebbene resti viva nella memoria l'ultima negativa prestazione contro la Roma.

Gianluca Zambrotta sv (fine carriera): quasi sempre fuori per infortunio, riesce raramente a contribuire alla causa rossonera. A giugno lascia il Milan dopo quattro stagioni. (Voto carriera al Milan 6.5)

Cristian Zapata 6: discorso simile a quello di Acerbi. Lo si vede troppo poco per poterlo giudicare in maniera approfondita, ma le sue prestazioni crescono e migliorano col passare delle settimane.

 

Centrocampisti

 

Massimo Ambrosini 6: si alterna con Mark van Bommel fino a giugno, poi diventa l'ultimo senatore rimasto in rossonero. Il suo apporto è fondamentale, ma risente quanto gioca troppe gare consecutive.

Kevin-Prince Boateng 5.5: valutazione bassa in relazione al suo potenziale. Si vede pochissimo nei primi mesi del 2012, segnando due gol importanti contro Atalanta e Genoa. In estate prende il 10, tanto da apparire agli occhi di tutti come nuovo trascinatore: Allegri lo schiera spesso, ma il ghanese convince solo a sprazzi. Ci si aspettava di più.

Kevin Constant 6.5: parte malino a centrocampo, tanto da suscitare le perplessità di molti. Si riscatta cambiando ruolo, diventando di fatto il terzino sinistro titolare. Qualche errore qua e là, ma una crescita graduale che fa ben sperare.

Nigel de Jong 6: parte col freno a mano tirato, tanto da accrescere lo scetticismo generale. Nel corso dei mesi però si ambienta, disputando gare sontuose come quella contro la Juventus. L'infortunio al tendine d'Achille arriva proprio sul più bello... Peccato.

Urby Emanuelson 6: termina l'ultima stagione come trequartista, mostrando qualche miglioramento in un ruolo non suo. Da settembre in poi viene schierato come ala offensiva nel 4-2-3-1, collezionando qualche buona prestazione ed un paio di reti. Nel finale di 2012, col ritorno al 4-3-3, trova meno spazio.

Mathieu Flamini sv: nella scorsa stagione ritorna solo nel finale a causa del lungo recupero dall'infortunio al crociato. In quella attuale si vede comunque pochissimo.

Gennaro Gattuso sv (ora al Sion): si rivede solo nel finale dello scorso campionato, dopo aver sconfitto il problema all'occhio che l'aveva colpito. (Voto carriera al Milan: 8.5)

Alexandre Merkel sv (ora al Genoa): viene richiamato in rossonero a gennaio 2012 per far fronte agli innumerevoli infortunati, ma lui stesso cade vittima di un serio problema fisico al ginocchio. In estate viene ceduto definitivamente al Genoa nell'affare El Shaarawy. (Voto carriera al Milan: sv)

Riccardo Montolivo 7: arriva in rossonero dopo un Europeo da protagonista, ribaltando ben presto la nomea che lo attorniava. Diventa subito leader della mediana milanista, conquistando in tempo di record anche la fascia di capitano. Una prima parte di stagione da protagonista assoluto.

Sulley Muntari 6.5: arriva in prestito dall'Inter tra lo scetticismo generale, segnando tre gol (anzi quattro) senza mai mollare un centimetro in campo. L'infortunio al crociato, arrivato a giugno in circostante paradossali, lo frena fino al termine dell'anno.

Antonio Nocerino 6.5: il 2012 parte alla grande per il centrocampista campano, che continua ad inanellare gol e prestazioni positive come nel 2011. Memorabili i sigilli contro la Juventus e contro il Barcellona, quando lascia sognare i tifosi almeno per qualche minuto. Dopo l'Europeo arrivano i primi problemi al Milan, dove trova più difficoltà ad esprimersi in un modulo diverso. Si riprenderà sul finale.

Clarence Seedorf 6 (ora al Botafogo): anche per lui i primi sei mesi del 2012 sono gli ultimi da giocatore rossonero. Mostra, seppur a sprazzi, ancora qualche numero di classe. (Voto carriera al Milan: 8.5)

Rodney Strasser sv: un anno o quasi ai box, ingiudicabile.

Bakaye Traoré sv: arriva a parametro zero dal Nancy ma, a parte in precampionato e nel primo tempo contro il Cagliari, non si vede praticamente mai a causa di problemi al ginocchio.

Mark van Bommel 6 (ora al PSV Eindhoven): prova ad offrire il suo contributo per centrare il secondo scudetto consecutivo. Il tentativo non riesce, ma la sua abnegazione è sempre ammirevole. Lascia il Milan per tornare in Olanda al PSV. (Voto carriera al Milan: 6.5)

 

Attaccanti:

 

Antonio Cassano sv (ora all'Inter): ritorna in campo quando il campionato è ormai agli sgoccioli, riuscendo a segnare l'ultima rete in rossonero contro il Siena. In estate viene ceduto all'Inter nello scambio con Pazzini. (Voto carriera al Milan: 6)

Stephan El Shaarawy 8: nei primi mesi soffre la pesante concorrenza in attacco, riuscendo però a risultare determinante in Coppa Italia e nell'indimenticabile trasferta di Udine (assist e gol). La svolta arriva in estate, quando il Milan cede i pezzi pregiati e lui da promessa diventa punto fermo. Segna 14 reti in campionato e 2 in Champions League, portando per mano una squadra in difficoltà. Immenso.

Bojan Krkic 6: arriva agli sgoccioli del calciomercato estivo, con una speciale formula di prestito dal Barcellona. Ingrana più da trequartista che da attaccante, alternando prestazioni ottime ad altre meno convincenti. Segna due reti, contro Chievo e Roma.

Zlatan Ibrahimovic 7 (ora al Paris Saint-Germain): a 30 anni trova la miglior stagione di sempre a livello personale, senza però portare a casa nessun titolo, a parte la classifica dei cannonieri di Serie A. Memorabile la tripletta di Palermo e la doppietta contro l'Inter. A luglio viene ceduto al PSG per 20 milioni di euro. (Voto carriera al Milan: 7.5)

Filippo Inzaghi sv (fine carriera): Allegri gli concede poco spazio e i problemi fisici sono all'ordine del giorno. Partecipa alla passerella finale contro il Novara, riuscendo a segnare il gol partita. (Voto carriera al Milan: 10)

Maxi Lopez 6 (ora alla Sampdoria): arriva al posto di Tevez e questo è già un macigno importante. Gli infortuni giocano un ruolo fondamentale nei suoi cinque mesi in rossonero, impedendogli di offrire un contributo costante. Segna due reti importantissime contro Udinese e Juventus. (Voto carriera al Milan: 6)

M'Baye Niang sv: Galliani fa di tutto per prelevarlo dal Caen, dimostrando di credere fermamente in questo ragazzo. Dopo le sciocchezze fuori dal campo, ritrova i binari giusti, sia in allenamento che in campo. Poche apparizioni ma tanta fiducia per il futuro.

Alexandre Pato 5: gli infortuni non sono colpa sua, ma l'annata è assolutamente catastrofica. Tre reti ed una manciata di presenze, profondamente al di sotto di quelli che erano i suoi standard. L'ultima sua gara a Bruxelles, coincide con una polemica finale.

Giampaolo Pazzini 6.5: non trova continuità, tanto che Allegri spesso gli preferisce Boateng o Bojan come centravanti, ma ha il merito di crederci sempre e di non adirarsi mai. Segna 7 reti complessive, diventando il secondo marcatore stagionale dei rossoneri.

Robinho 6: non sarà stato il suo anno migliore in rossonero, ma contribuisce alla causa con prestazioni e reti fondamentali (la doppietta con l'Arsenal, il gol alla Juventus...). L'infortunio a settembre lo frena, ma lui dimostra grande professionalità rientrando tra i ranghi e facendo il suo dovere nonostante le sirene brasiliane.

 

All. Allegri 6: di errori ne commette tanti, sia nello scorso campionato sia in quello attuale. Bisogna però ricordarne anche i meriti: lancia i giovani, trova nuovi meccanismi e riesce ad uscire dalle difficoltà con maestria. Negli ultimi mesi ha sperimentato molto, riuscendo a ritrovare il bandolo della matassa.