Pippo, ora non hai più scuse: il tempo degli alibi è finito, tifosi e società pretendono i fatti

Pippo, ora non hai più scuse: il tempo degli alibi è finito, tifosi e società pretendono i fattiMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
mercoledì 1 aprile 2015, 18:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

In principio fu un bagno di folla e di entusiasmo contagioso. Stiamo parlando, naturalmente, del festoso raduno a Casa Milan - il primo di sempre nella piazza della nuova sede rossonera - del 10 luglio scorso. In estate, infatti, la quasi totalità dei tifosi del Diavolo accoglieva con grande gioia il nuovo ciclo che stava per iniziare sotto l'egida di Filippo Inzaghi. Non sono passati nemmeno 9 mesi da allora, eppure ora lo scenario si è completamente ribaltato. Fiducia, entusiasmo e pessimismo sono stati rimpiazzati da sfiducia, depressione e pessimismo. Cos'è successo al Milan e quali sono state le conseguenti motivazioni che ha trovato il tecnico a questa crisi che ormai dura da troppo tempo?

CROLLO VERTICALE NEL 2015 - La scelta societaria di affidare al 'Re di coppe' la panchina del club a cui da giocatore ha regalato emozioni indescrivibili, inizialmente, ha regalato entusiasmo a tutto l'ambiente e speranza che finalmente il Milan potesse risorgere dopo un anno che definirlo di transizione sarebbe quantomeno riduttivo. Invece, purtroppo, si è rivelato l'ennesimo anno di sofferenze per chi ha i colori rossoneri nel cuore. Eppure le prime due partite erano state delle vittorie e, pur con alti e bassi, il Milan a fine dicembre era reduce da due ottime partite giocate contro Napoli e Roma: 4 punti conquistati e terzo posto che sembrava poter essere alla portata. Poi il crollo, verticale, con il nuovo anno e l'inizio di una crisi che sta durando da ormai 3 mesi.

ORA BASTA SCUSANTI - Inzaghi ha scaricato gran parte delle colpe di questa situazione sugli infortuni, avendo anche una parte di ragione, perchè sono stati davvero tanti, ravvicinati e concentrati per reparto, rendendo sempre in emergenza uno o più zone del campo. Gli alibi trovati da Pippo però non si sono limitati a quest'aspetto. Nelle diverse conferenze stampa affrontate nel pre e nel post-partita, inoltre, ha spesso esaltato eccessivamente la forza dell'avversario di turno - Empoli e Chievo ad esempio - per giustificare una mancata vittoria. Un atteggiamento che ha indispettito molto la maggioranza dei tifosi rossoneri, già parecchio amareggiati dai risultati della squadra. In queste ultime settimane, però, l'infermeria si sta finalmente svuotando e Pippo avrà quindi la possibilità di disegnare nelle restanti dieci partite il 4-3-3 che tanto desidera e sarà libero di fare le scelte tecniche che preferisce. Viene quindi a cadere l'alibi principale trovato dal mister rossonero. Ora tifosi e società vogliono i fatti, per evitare che l'addio del tecnico, che pare già certo a giugno, possa essere più traumatico di quanto preventivato.