Più spietato e cinico: ecco il Milan di Montella. Il confronto con la squadra della scorsa stagione di Mihajlovic

Più spietato e cinico: ecco il Milan di Montella. Il confronto con la squadra della scorsa stagione di MihajlovicMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 28 ottobre 2016, 12:02Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha analizzato l’inizio di campionato del Milan e ha fatto un interessante confronto tra l’attuale squadra di Vincenzo Montella e quella dello scorso anno di Sinisa Mihajlovic: da questa comparazione emerge soprattutto un dato e cioè che con l’Aeroplanino in panchina la formazione rossonera segna di più, è più cinica e più spietata. Il simbolo di queste qualità è ovviamente Carlos Bacca, capocannoniere milanista con il 46% di percentuale realizzativa (ha tirato 13 volte e segnato 6 gol).

ATTACCO E DIFESA - La Rosea riporta poi tanti altri numeri, a partire ovviamente dalla posizione in classifica: il Milan di Montella, dopo dieci giornate, è quarto, mentre la squadra dello scorso anno del serbo, a questo punto del campionato, era ottava. Per quanto concerne la fase offensiva, la formazione attuale calcia di più in porta (+12%) e soprattutto segna di più rispetto a quella della stagione 2015-2016: da 1,2 gol a 1,6 reti a partita. Il Milan di Montella, su 100 tiri in porta, fa 20 gol, mentre la squadra di Mihajlovic si fermava a 11. Se la fase offensiva è migliore, lo stesso non si può dire di quella difensiva: il Milan di un anno fa intercettava infatti più palloni, ma soprattutto subiva meno tiri (81 contro 108).

SINGOLI - Anche i numeri di alcuni giocatori sono cambiati molto da una stagione all’altra: Bacca, per esempio, è meno coinvolto (sono diminuiti passaggi, occasioni create, sponde, dribbling), mentre Kucka ha cambiato modo di giocare, riducendo i contrasti vinti dal 91% al 63%, ma aumentando nettamente passaggi, lanci e ovviamente minuti. Al di là dei numeri, come sempre nel calcio quello che conta è dove si arriva alla fine e il Milan non può assolutamente permettersi di rimanere ancora fuori dall’Europa.