Playmaker cercasi, Montella pensa a Sosa: il classe '85 e la volontà della svolta

Appena arrivato in rossonero, nelle prime liste di mercato presentate durante gli incontro con Galliani e Gancikoff, Vincenzo Montella aveva espresso precise richieste sul mercato: la priorità era (ed è) legata al rafforzamento del centrocampo, passando soprattutto per un uomo d'ordine e di qualità davanti alla difesa. L'estate milanista ha vissuto un periodo di forti cambiamenti e, con un budget particolarmente ridotto, il tecnico campano si è dovuto accontentare di José Sosa e Pasalic, quest'ultimo arrivato in prestito dal Chelsea.

TROVARE LA SOLUZIONE - Sia Sosa che Pasalic non sono centrocampisti centrali, posizione in cui, al momento, Montella dispone del solo Montolivo, senza alternative vere e proprie in un ruolo così strategico. A poco più di due giorni dalla chiusura del calciomercato, sorprese a parte, appare quantomento complicato che il Milan si tuffi su un regista, sia per via delle limitate risorse economiche, sia per un semplice discorso di tempistiche ridotte. Fatto sta che l'Aeroplanino dovrà gestire il materiale umano a disposizione, trovando delle soluzioni che possano ovviare a questi problemi tattici e numerici.

LA SVOLTA - L'ultima idea, qualora il mercato non portasse nuova linfa, sembra condurre ad un ventilato adattamento: abbiamo già sottolineato che Sosa non è un centrocampista centrale, ma le sue caratteristiche e la sua visione di gioco possono propiziare un arretramento fino al vertice basso della mediana. L'argentino, che nasce trequartista, potrebbe "studiare" da playmaker, andando quindi a migliorare la situazione del reparto intermedio e di tutta la squadra. Questa potrebbe essere la svolta benedetta per il classe '85, rientrato in Italia dopo un lungo peregrinare ed ora motivato a creare e costruire qualcosa di importante, in un contesto emozionale non comune. Un connubio tattico che potrebbe fare la differenza nel suo percorso e non solo nel suo.