Potenzialità da stella. André Silva sfida 38 milioni di aspettative

Potenzialità da stella. André Silva sfida 38 milioni di aspettative MilanNews.it
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martedì 15 agosto 2017, 21:30Primo Piano
di Daniele Castagna

A vederlo staccare più alto degli avversari, sembra quasi non esserci sulle spalle quel peso da 38 milioni di euro. Due blocchi di cemento armato da trascinare per il campo nel corso delle prossime gare di campionato ed Europa League, con un paio di opzioni percorribili: frantumarli e picchettarli a suon di gol e prestazioni, oppure venir prima schiacciato e poi cancellato dagli stessi. André Silva non ha paura del grande salto ma forse il suo più grande nemico, ancor prima delle difese avversarie, va considerata l’aspettativa. 

POTENZIALITÀ - Tra il sacro ed il profano delle ultime stagioni, il portoghese ha scelto in maniera veemente il dorsale numero 9, con la convinzione e quel pizzico di arroganza che non deve mai mancare a chi, di mestiere, deve buttarla dentro. Dopo Inzaghi, tutti hanno fallito indistintamente dal pedigree e dai precedenti, da Pato fino a Lapadula, passando per Matri, Torres, Destro e Luiz Adriano. Tocca al classe ’95 spezzare la maledizione. La scuola di provenienza è una delle massime cattedre del futebol europeo, quel Porto fucina inesauribile di talenti. Alla prima stagione tra i grandi, André ha saputo strappare ai compagni di reparto la titolarità del ruolo, segnando (media matematica) un gol ogni due partite. Le potenzialità da grande 9 internazionale, numeri alla mano forniti da Wyscout, ci sono tutte. Lo scatto palla al piede è impressionante, la rapidità nello stretto è spaventosa se parametrata a quella di una classica punta centrale, lo stacco raggiunge altezze da cestista puro. Ma non c’è solo un supporto fisico all’altezza, il tocco di palla e l’acume tecnico hanno impressionato Vincenzo Montella, tanto da paragonarlo per eleganza e carezze al pallone ad un grande ex del passato glorioso. 

PESO - Qualora dovesse scendere in campo contro lo Shkendija, dopo la positiva prova con gol contro il Betis, il lusitano avrà gli occhi di mezza Europa addosso. Sarà da quel momento che partirà la guerra tra il suo talento ed il timore di fallire, la paura di venir sconfitto dalle attese, da quel peso di 38 milioni. Il terzo acquisto più caro della storia rossonera dovrà ripagare l’investimento futuristico e futuribile di Massimiliano Mirabelli, profondo conoscitore di campo prima che uomo da dirigenza. Con un supporting cast degno di un kolossal hollywoodiano, con attori come Bonucci, Biglia, Çalhanoglu, Kessie ed altri, André Miguel Valente Silva sarà chiamato a brillare come una stella sotto i saggi consigli di chi, della maglia numero 9, ne ha fatto uno stile di vita: Vincenzo Montella. Toccherà all’Aeroplanino gestirlo con intelligenza e prudenza, capendo quando andare all-in in portoghese o centellinarne le esperienze, un percorso di gestione simile (per intenderci) a quello di Allegri con il primo Dybala bianconero. Gli americani, per casi simili, sintetizzano tutto con un “make it or break it”, perfetto a livello semantico per il caso del giovane portoghese. 38 milioni di motivi per farcela, 38 milioni di motivi per fallire, parola al campo.