Quando i minuti non contano: André Silva, talento tra assist e miracoli avversari

Quando i minuti non contano: André Silva, talento tra assist e miracoli avversari MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 18 giugno 2017, 20:30Primo Piano
di Daniele Castagna

Nel calcio non conta il minutaggio che ti viene ritagliato, bensì la capacità di saper incidere in quel determinato lasso di tempo. Ci sono atleti impalpabili per l’intera durata dei 90’, ed altri bravi a lasciare il segno anche nel ristretto spazio che gli viene concesso. Certamente il caso odierno di André Silva, ultimo acquisto del Milan e fiche giocata sul futuro dell’attacco rossonero. Il giovanissimo bomber lusitano, nonostante le 7 reti siglate nelle ultime 8 presenze in nazionale maggiore, non viene scelto tra i titolari per l’esordio in Confederations Cup, superato dal Pallone d’Oro in carica (e prossimo?) Cristiano Ronaldo. Il ct Fernando Santos, per la muscolare difesa messicana, vara un tridente leggero, formato esclusivamente da esterni: Nani e Quaresma le ali, CR7 unica punta; per buona pace del neo rossonero che si vede scavalcato nel ruolo dal suo idolo. 

URLO IN GOLA - In una gara divertente, ritmata dalle marcature di Quaresma ed Hernandez, più le puntuali intromissioni della VAR, il punteggio scivola velocemente verso il pari conclusivo. Il ct campione d’Europa, alla ricerca di una scossa per la propria batteria offensiva, libera dalla panchina André Silva, subentrante ad uno stremato Quaresma. Il cronometro dice 80’ di gara, ma il classe ’95 sembra poco interessato alla quantità di minuti a disposizione. Con gli occhi e l’attitudine di un affamato del gol, il nativo di Baguim do Monte prova a tramutare in oro la primissima palla che gli viene concessa: stop elegante a centrocampo, spalle alla porta e verticalizzazione immediata per CR7 lanciato in gol. Se il primo tentativo viene neutralizzato dalla retroguardia verde, il secondo sfiora la gloria della rete: dopo 3 giri di lancette, André si arrampica in cielo da cross dalla sinistra ed indirizza la sfera all’angolino basso, solo il miracolo di Ochoa gli nega quell’esultanza rimasta in gola.

CORSA E VISIONE - Nemmeno il tempo di disperarsi che il suo movimento al centro dell’area manda il tilt la difesa, permettendo a Cedric di scaraventare il suo tiro-cross in fondo al sacco. Ma l’impatto del nuovo bomber di Montella provoca altri danni, regalando e regalandosi una galoppata da cavallo di razza. Raccoglie il pallone poco prima della metà campo, alza la testa, corre 40 metri palla al piede e libera Gelson Martins davanti all’estremo difensore avversario: dal dischetto del penalty, la stellina dello Sporting Lisbona si gira ma calcia a lato, per l’incredulità della Kazan Arena. E per la più classica ed antica regola del calcio, ad ogni gol sbagliato segue un gol subito. Dal successivo angolo messicano, Hector Moreno salta più alto di Fonte spingendo in rete. Sul viso di André Silva, cercato dalle telecamere russe, è dipinta la smorfia della beffa, ma la prestazione rimane maiuscola. In attesa di una chance dal primo minuto, i guizzi e gli sprazzi di talento fanno ben sperare l’intero staff rossonero.