Quando il timore reverenziale va oltre il gap: il nuovo Milan ha le carte per sovvertire anni di delusioni

Quando il timore reverenziale va oltre il gap: il nuovo Milan ha le carte per sovvertire anni di delusioniMilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 22 ottobre 2016, 15:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il giorno di Milan-Juventus è arrivato, il giorno di una sfida che, per tradizione e significato, ha rappresentato da sempre una grande classica del calcio italiano. Eppure, da ormai troppi anni, i rossoneri si sono inginocchiati allo strapotere bianconero senza colpo ferire: troppa la distanza tecnica (e non solo) tra le due compagini, troppa la disparità ambientale che non ha fatto altro che aumentare il già corposo gap. Non si può dire che il Diavolo non abbia fatto bella figura con la Juve nelle ultime sfide, sia in campionato che in Coppa Italia, ma le gare terminate in sconfitta, per quanto ben giocate, vengono dimenticate con un semplice colpo di spugna.

NUOVE PROSPETTIVE - Cos'è cambiato in questa stagione? Se Milan-Juve si profilava come una semplice vetrina per il possibile riscatto stagionale, ora questa partita può essere vista come un crocevia davvero importante per quanto riguarda ambizioni e obiettivi stagionali. Una sconfitta non cambierebbe quanto profuso fin qui dall'undici di Montella, ma un risultato positivo non farebbe che elevare l'umore di un gruppo che sta pian piano trovando la consapevolezza della sua forza. Dopo tutti gli elogi, i complimenti e i riflettori, per una squadra così giovane non sarà facile assorbire tutte le pressioni, ma il tecnico campano ha già messo le cose in chiaro, dimostrando di avere pienamente il polso della situazione.

NIENTE TIMORI - Il Diavolo è consapevole della forza della rivale, ma forse per la prima volta, da tanti anni a questa parte, è conscio di poter davvero dire la sua. Molti Milan del passato hanno provato ad offendere i bianconeri, mostrando però quel timore referenziale che ha influito sulle nove sconfitte consecutive. Pensiamo anche alla scorsa stagione quando, sia con Mihajlovic che con Brocchi, pur giocando meglio, i rossoneri si sono sciolti come neve al sole nei momenti decisivi, quando sarebbe bastato davvero poco per portare a casa risultati positivi. Montella e il suo gruppo di giovanissimi proverà a sovvertire questo andamento funesto, tentando di dare uno slancio all'umore di un ambiente che finalmente sta tornando ad intravedere la luce.